Malesia

Le isole della Malesia: quale scegliere

13 Novembre 2016

Acque limpide e cristalline, spiagge bianche come borotalco e barriera corallina rendono le isole della Malesia veri e propri paradisi incontaminati ancora non stravolti dal turismo di massa. Se sì decide di dedicare una parte del viaggio al relax troverete solo l’imbarazzo della scelta: dall’arcipelago di Langkawi a Pangkor, nella costa occidentale, a Sipadan , Redang e le Perhenthian in quella orientale.
Quindi quale isola scegliere?

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Sicuramente una prima scrematura può essere fatta in base al periodo in cui vi recherete.
Il clima malese è equatoriale, non c’è una vera e propria stagione secca, caldo e umidità (tra il 70 e il 90%) sono protagonisti tutto l’anno. Le temperature sono sempre alte, scendono di qualche grado da novembre a gennaio. Le piogge sono determinate dai monsoni, per quanto siano imprevedibili si può suddividere l’anno in due momenti: da novembre a marzo è preferibile scegliere la costa occidentale della Malesia peninsulare mentre da aprile a ottobre è il periodo più asciutto per la costa orientale.
Noi siamo stati in Malesia nel mese di agosto perciò abbiamo scelto la costa orientale.

Pulau Perhentian
In malese significa “l’isola della sosta” è formata da due isole Besar, la più grande, e Kecil, la più piccola. Collocate l’una di fronte all’altra, distano circa una decina di minuti di barca veloce. Ricoperte da una ricca vegetazione data dalla fitta giungla interna e filari di palme sulle spiagge dalla sabbia bianca, le isole Perhentian sono circondate da acque limpidissime e caldissime che nascondono rigogliosi giardini di coralli rendendo questa meta perfetta per chi ama lo snorkeling e le immersioni subacquee. Non ci sono strade percorribili, ci si sposta a piedi lungo i sentieri e con i taxi boat che per qualche ringgit vi portano alla ricerca di baie nascoste e spiagge deserte, come Romantic Beach a Kecil dove farsi lasciare accordando l’orario di ritorno. Per un’attività alternativa si può noleggiare una canoa e, con non poca fatica, si possono esplorare le spiaggette più vicine.

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“we are here” sulla mappa indica il Coral View
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Romantic Beach, Pulau Kecil

Con un’escursione di mezza giornata è possibile raggiungere Rawa, bellissima isoletta disabitata a largo di Kecil circa mezz’ora di barca da Besar dove fare snorkeling tra banchi di pesci colorati.

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Pulau Rawa

Alloggi:
qui non troverete alloggi di lusso, a Besar ci sono strutture di livello leggermente superiore rispetto a Kecil che invece offre sistemazioni più spartane, ideali per una clientela giovane e amante dell’avventura. Quando andammo noi la sistemazione più costosa e quotata di Besar era il PIR, Perhentian Island Resort situato sulla spiaggia più lunga e ampia dell’isola che prende il nome della struttura stessa. Il nome può facilmente ingannare, diciamo che con il termine “resort” immaginiamo altri standard invece si tratta di semplici bungalow parecchio datati. Ha sicuramente una posizione strategica, proprio di fronte alla spiaggia si può nuotare con un gruppo di tartarughe marine e piccole squaletti innocui.
Noi abbiamo alloggiato al Coral View, collocato proprio accanto al PIR, facilmente raggiungibile tramite una passarella in legno. Avevamo scelto i bungalow “deluxe garden” con vista giardino a circa 50 € a notte, ottimo compromesso per risparmiare rispetto a quelli collocati in prima fila direttamente sulla spiaggia. Volendo offrono camere più economiche a mano mano che ci si allontana dal mare ma vi sconsiglio di spingervi più internamente, quelle più lontano sono collocate sulla collina e si raggiungono percorrendo molti gradini, oltre a non avere l’aria condizionata, c’è il generatore di energia elettrica che è parecchio rumoroso.
La struttura esternamente è molto carina, si presenta come una capannina-bungalow; la camera è grande con bagno privato, un pò vecchiotta ad ogni modo ha tutto quello che serve e del resto poco importa considerando dove ci troviamo e che ci andavamo giusto la sera per farci la doccia e dormire.
Se vi recate nei mesi di luglio/agosto prenotate con largo anticipo.

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Bungalow Deluxe Garden al Coral View Island Resort

Cosa e dove mangiare:
se siete amanti del pesce alla griglia questo è il posto che fa per voi, spendendo cifre irrisorie potrete fare scorpacciate di pesce appena pescato e grigliato al momento tutte le sere, cenando a lume di candela direttamente con i piedi sulla sabbia (le scarpe non usciranno mai dalla vostra valigia). Non mancano noodles, riso ma anche cibo internazionale, per i nostalgici di casa in alcune sere troverete anche la pizza.
Un buon accorgimento è quello di non arrivare tardi a cena, molti ristoranti hanno le porzioni contate, vi capiterà di ordinare e dopo mezz’ora di attesa sentirvi dire “already finish”.

A Besar, noi cenavamo spesso al Watercolors per la varietà del menù e il rapporto qualità-prezzo. Ad ogni modo nessun ristorante spicca su un altro, la cucina che propongono è pressochè la stessa in tutti i locali.

Come arrivare:
da Kuala Lumpur è possibile prendere un volo di poco meno di un’ora per Kota Bharu. In altrettanto tempo in auto si arriva al porto di Kuala Besut, il principale punto di imbarco. La traversata dura circa un’ora di barca veloce.
Generalmente gli alloggi sulle isole hanno un loro trasferimento aeroporto – porto – isola, perciò  una volta prenotato il pernottamento conviene verificare direttamente con la struttura.

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Info utili:
– non sono presenti sportelli bancomat sull’isola e anche il pagamento tramite pos può risultare complicato, vi consiglio di arrivare con i contanti.
– una torcia vi sarà senz’altro utile la sera quando ci si sposta per cena, appena ci si allontana dalle strutture non c’è per nulla illuminazione.
-se in valigia non c’è posto per maschera, boccaglio e pinne tranquilli con qualche ringgit potete noleggiare tutto il necessario direttamente sull’isola.
– incontrerete un sacco di animali: dai pipistrelli al crepuscolo, agli scoiattoli volanti tra una palma e l’altra, dai varani indisturbati sulla spiaggia alle scimmiette che in particolare la mattina (molto presto!) si divertono a saltare sui tetti dei bungalow.
-dimenticate la vita notturna e balli scatenati fino all’alba, a parte qualche ristorante che mette su musica non troverete altro, entrambe le isole sono molto tranquille.

Pulau Redang
quest’isola è la più grande dell’arcipelago a largo della costa orientale della Malesia peninsulare nello stato di Terengganu, vanta splendidi fondali con una notevole varietà di coralli e pesci tropicali rendendola un vero e proprio eden per gli appassionati del diving.
Al contrario delle isole Perhentian offre alberghi più lussuosi con servizi adatti a un turismo più esigente, proprio per questo e per la presenza dall’aeroporto è senz’altro più affollata. L’isola è lunga quasi 7 km tuttavia quasi tutti gli alberghi si concentrano sugli 800 metri della spiaggia principale, Pasir Panjang.
A Redang si trovano i relitti di due navi storiche, affondate all’inizio della Seconda Guerra Mondiale oggi veri e propri paradisi di immersione.
Ci sono diverse isolette minori circostanti, per citarne una la bellissima Lang Tengah, sicuramente meno conosciute ma che senz’altro meritano almeno un’escursione in giornata.

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Lang Tengah

Come arrivare:
da Kuala Lumpur è possibile prendere un volo diretto su Redang oppure sulla città di Kuala Terengganu. Principalmente ci sono due porti d’imbarco, Merang e Shahbandar jetty a Kuala Terengganu.
Noi l’abbiamo visitata con escursione giornaliera in barca dalle Perhentian.

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Redang

Sempre sulla costa orientale una valida alternativa alle Perhentian è l’isola di Tioman, si trova più a sud della Malesia peninsulare, noi non l’abbiamo visitata, mi sento comunque di darvi il mio consiglio cioè di sceglierla solo se non trovate più disponibilità di alloggi alle Perhentian.

Come già detto, se vi recate in Malesia da novembre a marzo è consigliabile scegliere la costa occidentale, anche perchè in questo periodo sia alle Perhentian che a Redang la maggior parte delle strutture chiude del tutto.
Senza alcun indugio scegliete l’arcipelago di Langkawi situato al confine con la Thailandia, un parco naturale formato da 99 isole, classificato dall’Unesco un Geopark per via del suo patrimonio geologico unico al mondo.. occorre aggiungere altro?

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