In California, nella Contea di Mono, è possibile visitare Bodie, un’autentica città fantasma. O meglio quel che ne rimane.
Infatti ciò che si vede oggi è solamente una piccolissima percentuale degli edifici che componevano la cittadina western nel periodo di massimo splendore, compreso tra il 1877 e il 1881.
Tra agenti atmosferici, incendi e altri episodi di diversa natura, la porzione di città che è possibile ammirare ancora oggi viene preservata grazie ad una condizione di “arrested decay“, ovvero eseguendo manutenzione ordinaria come ad esempio la riparazione dei tetti o delle finestre ma senza un intervento vero e proprio di restaurazione.
Ma facciamo un passo indietro.
Bodie è raggiungibile percorrendo la US 395, la grande strada che collega il deserto del Mojave al confine canadese, in circa un’ora di auto da Lee Vining, cittadina che si incontra subito dopo aver percorso il Tioga Pass venendo da lo Yosemite National Park. Ad un certo punto si svolta a destra e si imbocca la 270.
Gli ultimi km di strada sterrata e sconnessa lungo il deserto polveroso, sembrano voler preparare il visitatore alla città dimenticata dove il tempo sembra essersi fermato.
All’ingresso occorre pagare la cifra di 8 $ a persona in quanto questo parco non è compreso nell’Annual Pass. Con 2 $ in più è possibile acquistare la mappa del luogo che vi consiglio, non tanto perché si corre il rischio di perdersi ma è senz’altro utile per muoversi all’interno di Bodie con criterio e con qualche nozione storica su quello che si incontra lungo il cammino.
Lasciate l’ingresso alle vostre spalle e proseguite fino a passare davanti al cimitero, poco più avanti sulla destra potrete parcheggiare l’auto e iniziare la visita di Bodie.
Bodie oggi è la più suggestiva e ben conservata cittadina western esistente. Ma cosa successe a questa città?
Fondata da William S. Bodey dopo aver scoperto nel 1859 un giacimento d’oro in zona, morì qualche mese più tardi senza vedere la città che porta il suo nome. Bodie iniziò a prendere vita e ad espandersi piano piano come centro minatori fino a quando, un crollo in una galleria, portò alla luce un ricco filone aurifero. La voce si sparse velocemente dando così inizio a una vera e propria corsa all’oro. Questo portò nel giro di pochissimo tempo a trasformare Bodie in un luogo poco rassicurante dove vivere, tra gangstar, prostitute e ladri. Il picco demografico massimo fu nel 1880 quando raggiunse i diecimila abitanti; ad oggi si può passeggiare tra circa un centinaio di edifici ancora integri.
Prendetevi circa un paio d’ore per immedesimarvi in quest’atmosfera surreale, passeggiate tra ciò che resta di questa cittadina western congelata nel tempo tra saloon, una chiesa, un albergo, un edificio scolastico, una banca, diverse abitazioni, botteghe di ogni genere e persino una prigione.
La cosa che maggiormente mi ha colpito sono le abitazioni: varcando la soglia sembra quasi di violare l’intimità di chi un tempo ha vissuto tra quelle pareti, gli oggetti personali di uso quotidiano sono appoggiati come se fossero stati utilizzati da poco, creando così delle istantanee di vita attuali in forte contrasto con il silenzio e la desolazione che riecheggia attorno.
Il parco è aperto dalle 9 alle 18 e il periodo migliore per visitarlo è senz’altro l’estate, evitando le ore centrali.
In altri periodi dell’anno il clima in questa zona è imprevedibile, questo comporta variazioni di orario e l’apertura stessa.
Per questo è consigliabile contattare il parco prima di intraprendere il viaggio fino a Bodie.
Una volta conclusa l’esplorazione della cittadina non bisogna perdersi la Miner’s Union Hall. Questo edificio era il cuore della vita sociale di Bodie, oggi all’interno è stato allestito un piccolo museo e una libreria dove acquistare gadget di ogni genere, inoltre è possibile lasciare il proprio “segno” della visita nel guestbook del parco.
Oh, ma che meraviglia questa cittadina! Sembra uscita direttamente da un film western! Non ne avevo mai sentito parlare, ma la trovo davvero incantevole e fuori dal tempo!
Sì è vero sembra di essere dentro a un set cinematografico con la differenza che ci hanno vissuto veramente.. fa un effetto stranissimo!