Budapest è una città magica dove convivono due cuori pulsanti separati dalle acque del Danubio: ad est la moderna Pest, ad ovest la più antica Buda, di origine romana.
A differenza di altre città europee, su Budapest ho sentito sempre e solo pareri concordi da chi l’ha visitata. E ora che ci sono stata posso confermare: Budapest è bella. Bellissima.
E’ vero la bellezza è soggettiva, ma in questa città vi troverete davanti a talmente tanti scorci perfetti che è innegabile.
Definita da molti la Parigi dell’Est, conquista con la sua eleganza, ma senza essere sfarzosa, senza ostentare. Con la semplicità e la riservatezza che la contraddistingue sa aprirsi al viaggiatore che vuole scoprirla, mostrandosi in tutto il suo fascino.
Se avete voglia di un week end fuori porta ma comunque con un budget limitato questa meta è da inserire immediatamente nella vostra travel wishlist.
Info pratiche:
- 2 persone
- dal 3 al 5 febbraio
- volo Wizzair a/r Malpensa-Budapest
- moneta locale fiorino ungherese, 1 euro = circa 310 HUF
Costi:
- volo 50 € a/r a testa con bagaglio piccolo (42x32x25cm)
- Curry Apartments, appartamento nel quartiere ebraico a Pest 35 € a testa per 2 notti
Ho realizzato una mappa organizzata in due giorni dove trovare, oltre al nostro alloggio, cosa vedere, cosa fare e dove mangiare.
Cosa vedere
PEST
A Budapest si trova la Sinagoga (Dohány Street Synagogu) più grande d’Europa, seconda al mondo soltanto a quella di New York. Il sabato per via delle funzioni è chiusa. Gli altri giorni della settimana è possibile fare la visita guidata in diverse lingue (anche in italiano). Oltre alla visita della Sinagoga si può optare per diversi biglietti d’ingresso: al giardino (dove c’è il famoso Albero della vita, un salice piangente in metallo per commemorare tutte le vittime del nazismo), al cimitero ebraico e al museo, tutti situati all’interno della struttura.
Passeggiando lungo il Danubio incontrerete le Scarpe sulla riva del Danubio Sessanta paia di scarpe di bronzo, di adulti e bambini, per ricordare gli ebrei sterminati dai nazisti e poi gettati nelle acque del fiume. Un monumento semplice ma di forte impatto emotivo che ci costringe a riflettere, per non dimenticare quello che è stato e fin dove può arrivare la follia umana.
Proseguendo si arriva al maestoso Parlamento, con la sua perfetta simmetria, è il simbolo dell’Ungheria. Se volete vederlo in tutta la sua grandezza recatevi dall’altra parte della sponda, a Buda. Lo vedrete riflettersi nelle acque del Danubio, uno spettacolo sia di giorno che di notte quando si illumina. Se volete visitare l’interno vi consiglio di acquistare i biglietti on line con qualche giorno d’anticipo.
Piazza della Libertà e Basilica di Santo Stefano con i suoi 96 metri di altezza quanto il Parlamento, è la chiesa più grande della città.
Percorrete con il naso all’insù uno dei viali più celebri della città Andrássy út. Un susseguirsi di palazzi importanti, i principali sono l’Opera e la Casa del Terrore. All’interno di quest’ultimo c’è un museo che ripercorre la storia ungherese nel periodo di occupazione nazista e sovietica.
Alla fine del viale si trova Piazza degli Eroi (Hősök tre), una delle più importanti piazze della città dedicata alla memoria dei grandi eroi della storia ungherese. Al centro si erge il Monumento degli Eroi mentre ai lati il Museo di belle arti e la Galleria d’arte Műcsarnok. La sua forma semiellittica, quasi a voler abbracciare i visitatori, invita ad attraversare la Piazza ed entrare nel parco municipale Városliget collocato alle sue spalle. Continuando a passeggiare troverete il Castello di Vajdahunyad.
A collegare Buda e Pest, divise dal Danubio, ci sono diversi ponti, tutti diversi tra loro. Il più famoso tra questi è senz’altro il Ponte delle Catene (Szechenyi Lanchid). Passeggiate anche lungo il Ponte Elisabetta (Erzsébet hid) in perfetto stile liberty.
BUDA
Una volta attraversato il Ponte delle Catene, si giunge alla piazza Clark Ádám da dove è possibile prendere la funicolare, una corsa di un paio di minuti che porta al Castello di Buda (costo solo andata HUF 1200, a/r HUF 1800).
In alternativa, è possibile raggiungere la cima della collina di Varhegy, con una passeggiata a piedi seguendo la stradina a sinistra della funicolare.
Arrivati in cima è possibile ammirare il Palazzo Reale o Castello di Buda (Kiralyi Palota) in tutta la sua maestosità. E’ davvero immenso, noi ci siamo limitati alla visita esterna. Ogni giorno a mezzogiorno avviene il cambio della guardia.
Continuando a piedi si raggiunge la Chiesa di S. Mattia e il Bastione dei Pescatori (Fisherman’s Bastion). Il nome in quanto fu costruito a inizi ‘900 proprio dove, fino a quel momento, sorgeva un antico villaggio di pescatori. Da qui la vista sulla città è mozzafiato, non a caso, il panorama di Buda con il Bastione dei Pescatori è stato dichiarato Patrimonio Mondiale dall’UNESCO.
Costeggiate le terme Gellert e imboccate la stradina pedonale che vi porterà sulla vetta della Collina Gellert dove vi attende la Cittadella, la fortezza costruita a meta ‘800 per controllare militarmente la città. Una volta arrivati in cima rimarrete senza fiato, sia per la bella scarpinata in salita sia per la vista della città da quassù. Qui troverete il Giardino della Filosofia, otto statue di personaggi storici che hanno influenzato lo sviluppo della religione e della società.
Cosa fare
Budapest è conosciuta come la città delle terme, conta circa un centinaio di sorgenti d’acqua termale e 12 bagni termali solamente in città. Rilassarsi qui è la parola d’ordine perciò anche se, come me, non siete particolarmente amanti delle terme, non potrete tornare a casa senza essere stati a mollo a 38°C nelle piscine esterne quando fuori ci sono un bel pò di gradi in meno. Un’esperienza imperdibile!
Quali terme scegliere?
Senz’altro i bagni termali più famosi sono Szechenyi, all’interno del parco Városliget a Pest e Gellért collocate nella parte opposta della città ai piedi della collina Gellért, a Buda.
All’ingresso si può scegliere tra diversi biglietti a seconda se si desidera la cassetta di sicurezza o la cabina privata per cambiarsi. Non dimenticatevi le infradito, il costume e se avete posto in valigia, l’asciugamano che in alternativa è possibile noleggiare per qualche fiorino. La cuffia è richiesta solo per le vasche con corsie riservate a chi vuole nuotare. Se fate il biglietto giornaliero non c’è limite di tempo e potete stare a mollo tra le piscine interne e quelle esterne quanto volete. Naturalmente non mancano sauna, bagno turco e docce di ogni genere.
Poiché entrambi i bagni chiudono alle ore 22, un’ottima alternativa ma con apertura notturna (solamente nel week end) e ingresso misto uomini e donne, sono le terme Rudas collocate proprio sul Danubio. Queste infatti sono le uniche della città aperte anche con ingresso dalle 22 alle 4.
Budapest è famosa per i ruin pub, ovvero i pub in rovina. Perdetevi tra le strade del quartiere ebraico visitando questi particolarissimi locali divenuti dei veri e propri luoghi di culto della città.
Tra questi il più noto è il Szimpla Kert. Questo pub è una vera chicca, realizzato all’interno di una ex fabbrica, ci si potrebbe perdere tanto è grande: un susseguirsi di stanze poste su due piani decorate con oggetti stravaganti e materiali riciclati. Un esempio? La stanza con i monitor anni ’90 con la videata bloccata su “error”.
Il Danubio con i suoi 2.860 km è il corso d’acqua più lungo del continente, secondo solo dopo il Volga, oltre ad essere il fiume navigabile più lungo dell’Unione europea. Detto questo, volete non concedervi una romantica crociera sulle sue acque? Ci sono diverse compagnie che la propongono, dal semplice giro in battello con tanto di audio guida, al pacchetto completo con pranzo o cena. Vi basterà passeggiare lungo la sponda del Danubio per trovare quella che fa al caso vostro. Da marzo a ottobre partono praticamente ogni ora, nei mesi invernali vi consiglio di informarvi in anticipo in quanto se il fiume ghiaccia potrebbe non essere possibile effettuarla.
L’isola Margherita, collegato alla terra ferma da due ponti – il ponte Margherita a sud e il ponte Arpád a nord – è un parco galleggiante, il polmone verde di Budapest, nonché uno dei luoghi preferiti dai suoi cittadini (e non solo) dove praticare sport o semplicemente rilassarsi passeggiando alla scoperta del piccolo zoo e del Giardino Giapponese.
In molte città europee è possibile unirsi ai free walking tour. Si tratta di passeggiate che toccano diversi punti d’interesse al seguito di guide locali completamente gratuite, a propria discrezione è possibile lasciare una mancia al termine del tour. Noi ci siamo uniti al White Umbrella Tours, una bravissima ragazza ungherese con un italiano fluente ci ha accompagnato in una passeggiata di due ore dal Parlamento alla Sinagoga raccontando la storia di Budapest. Davvero molto interessante!
Dove mangiare
Sono una vera appassionata dei mercati centrali delle città, sono convinta che per provare il cibo locale di un luogo non esiste posto migliore dove farlo e quello di Budapest è stata l’ennesima conferma. Recatevi al piano superiore dove troverete alcuni chioschi dove mangiare bene spendendo poco.
Una sera abbiamo cenato al Barack & Silva Restaurant, nel quartiere ebraico. Locale molto carino e curato, piatti abbondanti della tradizione ungherese serviti da gentilissimi camerieri. Abbiamo ordinato il gulasch, squisita zuppa con pezzetti di carne tenerissima, patate e carote, sapientemente speziata con paprika dolce che gli ungheresi amano particolarmente. La cosa in assoluto che più mi è piaciuta di questo ristorante è l’atmosfera soft creata dal bravissimo suonatore di cimbalon che ci ha deliziato tutta la sera con un bellissimo repertorio.
Passeggiando ci siamo imbattuti per caso nella Budapest street food, una via con una decina di chioschi dove trovare ottimo cibo locale come il tocsni, una specie di frittata di patate farcita in superficie con diversi condimenti, il langos che mi ricorda tanto la piadina fritta romagnola, lo strudel, oppure il tipico kürtőskalács (seller cake) una sorta di cannolo gigante cotto su uno spiedo cilindrico che ruota lentamente sul fuoco. Dopo la cottura può essere mangiato al naturale oppure ricoperto con scaglie di cioccolato, cocco, cannella, noci, vaniglia o frutti di bosco a seconda dei gusti. Qui potete trovare anche la famosa palinka, tipica grappa ungherese.
Concedetevi una colazione o una merenda in una delle pasticcerie storiche della città, Gerbeaud e New York. Non sono sicuramente economiche ma meritano entrambe una visita: gli interni sfarzosi della bella époque, tra colonne, specchi, decorazioni e affreschi, un pianoforte suonato dal vivo vi catapulteranno in un’atmosfera d’altri tempi. Gerbeaud vanta tra i suoi clienti membri della famiglia imperiale, come la principessa Sissi.
Come muoversi
• Dall’aeroporto al centro: arrivando verso mezzanotte con Wizzair, abbiamo optato per il loro bus transfer prenotato e pagato direttamente sul loro sito. C’è una doppia scelta: al costo di 5 € a persona si viene lasciati in piazza Deak Ferenc tér, ottima soluzione se come noi avete l’alloggio qui vicino. In alternativa al costo di 10 € a persona c’è la possibilità di fornire l’indirizzo dell’alloggio ed essere lasciati li davanti. Non essendo stati in tanti, siamo stati caricati tutti sullo stesso pulmino. Il tempo di percorrenza varia a seconda di quante fermate deve fare, noi abbiamo impiegato circa 40 minuti (prima di Deak Ferenc tér ha fatto soltanto una fermata).
• Dal centro all’aeroporto: occorre prendere la metro M3 (linea blu) dalla fermata Deak Ferenc tér in direzione Kőbánya-Kispest fino al capolinea. Una volta arrivati basterà seguire le indicazioni per prendere il bus 200E che vi lascerà davanti al terminal di partenza. (costo biglietto metro + bus circa 2,20 €).