Grotte di Postumia
“Tutto è elaborato come se venisse dalle mani del più sensibile, più colto artista;
questo miracolo però fu creato nel buio assoluto dalla natura senza occhi.”
Dr. E. H. Costa
Il nostro terzo ed ultimo giorno in Slovenia decidiamo di dedicarlo a Postumia e dintorni.
Dopo aver pernottato presso Smrekarjeva Domačija, la prima tappa della giornata sono le famose grotte di Postumia.
Collocate a circa 50 km da Lubiana e altrettanti da Trieste, le grotte di Postumia sono una tappa obbligatoria in Slovenia in quanto si tratta del sistema di grotte turistiche del carso classico più grande in Europa. Proprio per la ricchezza sbalorditiva di fenomeni carsici e il facile accesso, da almeno due secoli attirano un gran numero di visitatori provenienti da tutto il mondo.
Qui la pietra e l’acqua, attraverso il loro gioco di perseveranza gentile hanno allestito una mostra sotterranea che evoca il mondo fiabesco: l’acqua del fiume Pivka erodendo la superficie ha creato più di 11.000 grotte dove, le parti ad oggi conosciute, tra tunnel e gallerie, si snodano nel sottosuolo per 24 chilometri. Gli esploratori sono convinti che vi siano ancora parti inesplorate.
Goccia dopo goccia si sono create delle vere e proprie sculture calcaree naturali, sia dal suolo, le stalagmiti, che dal soffitto, le stalattiti, in certi casi arrivano ad incontrandosi fino a formare delle vere colonne cristalline.
Un processo lentissimo, basti pensare che per formare un millimetro di queste incredibili sculture occorrono dieci anni.
In loco è disponibile un ampio parcheggio a pagamento, da dove in pochi minuti a piedi si raggiunge la biglietteria.
Qui è possibile scegliere tra diversi tipi di ingressi che possono comprendere, oltre a quello singolo delle grotte (prezzo adulti € 23,90), speciali pacchetti per abbinare anche la visita al castello di Predjama, alle grotte del proteo con vivaio o alla mostra di farfalle. Una volta acquistato il biglietto, ci dirigiamo all’ingresso principale alla grotta dove altri visitatori si dividono a seconda della nazionalità, noi raggiungiamo il gruppo che sarà accompagnato per tutto il tempo dalla guida italiana.
Una volta entrati, il percorso turistico si snoda per un totale di 5 km, la durata dell’intera escursione è di circa un’ora e mezza e si divide fondamentalmente in tre parti: nella prima ed ultima parte si percorrono le grotte a bordo di un trenino elettrico, infatti nel 1872 fu realizzata la ferrovia e una decina d’anni dopo fu inserita l’illuminazione elettrica. Nella parte centrale si esplorano le grotte a piedi, seguendo un percorso tracciato di circa 1,5 km che passa attraverso numerose sale ognuna diversa dall’altra e battezzate con un nome che le identifica per la particolarità delle formazioni presenti: dalla Sala degli spaghetti alla Sala bianca, dalla Sala rossa fino alla Galleria del Brillante dove è presente la stalagmite più famosa, il Brillante alto circa 5 metri.
Nella penultima Sala c’è un acquario per poter vedere da vicino i particolari abitanti delle grotte. Sì, perchè per quanto sia assurdo anche solo pensarlo, le grotte sono abitate da una specie animale alquanto curiosa: il proteo. Divenuto il simbolo delle grotte, detti anche “piccoli di drago”, sono curiosi animaletti rosa completamenti ciechi che si sono perfettamente adattatati alla vita delle grotte. Il proteo è l’unico vertebrato in Europa ad essere completamente legato al mondo sotterraneo, con i suoi quasi 30 cm di lunghezza è l’animale cavernicolo più grande al mondo.
La visita a piedi si conclude nella bellissima Sala dei concerti, la sala più grande di tutte utilizzata in passato per numerosi concerti proprio per l’ottima acustica, con un’eco che raggiunge i 6 secondi. Oggi è utilizzata solamente in occasioni particolari, per piccoli concerti e per l’annuale rappresentazione del presepe vivente proprio per salvaguardare al meglio le formazioni cristalline.
Che sia estate o inverno, una volta all’interno delle grotte la temperatura oscilla perennemente tra gli 8 e i 10 gradi, perciò indossate un abbigliamento adatto oltre a delle scarpe comode.
Castello di Predjama
A soli 9 km dalle Grotte di Postumia, nel villaggio di Predjama, sorge l’omonimo Castello. Sempre di grotte parliamo perché il Castello di Predjama vanta il guiness dei primati come unico castello in grotta preservatosi in Europa. Infatti la particolarità che lo rende uno dei castelli più affascinanti di tutto il mondo è la sua posizione arroccata, da 800 anni il suo intero lato posteriore corrisponde a una parete di roccia alta 123 metri. Quando lo vedi per la prima volta ti chiedi come l’uomo ai tempi del Medioevo sia riuscito a costruirlo, sembra finto così perfettamente incastonato, l’ambiente circostante lo avvolge con una tale armonia da creare un panorama surreale, quasi fiabesco.
Il biglietto d’ingresso (prezzo adulti € 11,90) include l’audio guida disponibile in 17 lingue, fondamentale per accompagnare la passeggiata sui cinque livelli del castello rendendola, stanza dopo stanza, coinvolgente e suggestiva. Naturalmente non mancano miti e leggende, come quelle sul più famoso tra i proprietari del castello, il cavaliere Erasmo noto anche come il Robin Hood della Slovenia. Proprio per la posizione privilegiata del castello durante un assedio trovò riparo per circa un anno, rimase imbattuto fino al momento in cui uno dei suoi servi lo tradì. Sempre secondo la leggenda, dopo la morte di Erasmo, la sua triste fidanzata piantò un albero di tiglio sulla sua tomba, vicino alla piccola chiesa poco prima dell’ingresso al castello ancora oggi visibile.
Sotto al Castello si trova il sistema delle Grotte di Predjama, una rete di gallerie di 14 km visitabili solamente con guida autorizzata e muniti di attrezzatura adeguata, nei mesi invernali è chiusa alla visita in quanto viene riservata allo svernamento dei pipistrelli.
Lipica
Confesso che prima di mettere piede in Slovenia ignoravo l’esistenza di questo esemplare incredibile. Sto parlando dei cavalli lipizzani, che devono il nome alla città slovena situata proprio sul confine con l’Italia, Lipizza (Lipica in sloveno).
Sono cavalli dalle caratteristiche uniche e prestigiose, quali il manto bianco che acquisisce gradualmente in circa dieci anni della sua vita e il carattere particolarmente volenteroso e obbediente.
La nostra ultima tappa slovena è stata proprio a Lipica, dove si trova l’allevamento di cavalli più antico d’Europa. Qui abbiamo avuto la possibilità di assistere ad uno spettacolo di dressage. Proprio per le caratteristiche sopra descritte, il cavallo lipizzano è adatto a questa particolare disciplina, il dressage – dal francese raddrizzamento, addestramento – una disciplina equestre dove cavallo e cavallerizzo eseguono a tempo di musica movimenti acrobatici prevalentemente geometrici su un campo di forma rettangolare di dimensioni 20×40 metri per le gare di basso livello e 20×60 in quelle di livello medio alto. Lo spettacolo ha la durata di circa 45 minuti dove il pubblico silenzioso ammira i movimenti armoniosi di queste creature eleganti, gli applausi sono consentiti solo a spettacolo terminato proprio per permettere al cavallo di non distrarsi.
Oltre ad assistere allo spettacolo di dressage, all’allevamento ci sono tantissime cose da fare e vedere come iscriversi a un corso di equitazione, visitare il museo dei lipizzani e delle carrozze, giocare a golf, visitare le scuderie in compagnia di una guida turistica oppure è possibile visitare Lipica autonomamente con l’aiuto dell’app Guida per Lipica.
La tenuta di Lipica sorprende i visitatori, oltre che con i suoi cavalli, con il paesaggio incredibile nel quale è immersa.
Prima di salutare Lipica, fate come noi e concedetevi una passeggiata nei pascoli, tra viali alberati e prati: proprio come un paio di giorni prima sul lago di Bled, ancora una volta la Slovenia ci incanta con la sua esplosione di verde.
Ancora una volta grazie all’ente del turismo sloveno I Feel sLOVEnia ho avuto la possibilità di scoprire luoghi dalla bellezza unica.