Perù

Salkantay Trek: come raggiungere Machu Picchu a piedi

23 Ottobre 2017

Citato da National Geographic Adventure Travel Magazine come uno dei 25 percorsi migliori al mondo, il Salkantay Trek è uno dei più incredibili trekking in altura che si possono compiere in tutto il continente sudamericano. E molto probabilmente in tutta la vita di un viaggiatore.
Se avessi realizzato realmente di che cosa si trattava, in termini pratici, non avrei mai creduto di riuscire a portare a termine questa impresa. La volontà di conquistare Machu Picchu solamente al quarto giorno di un trekking in mezzo al nulla, ha avuto però il sopravvento sui dubbi e timori della vigilia.
E così gambe e zaino in spalla, cuore gonfio di gioia e scarpe comode ai piedi sono partita!

Ma in che cosa consiste esattamente il Salkantay Trek? Si tratta di uno dei trekking più famosi in partenza dalla città di Cusco, senza dubbio il miglior percorso alternativo per scoprire i cammini Inca. Infatti dopo l’Inca Trail, il Salkantay Trek è il secondo trekking più popolare per arrivare alle famose rovine di Machu Picchu. Non è stato facile scegliere tra i due, alla fine dopo mesi di valutazioni uno degli aspetti che mi ha convinto è che il Salkantay Trek rispetto all’Inca Trail è più faticoso ma meno famoso e quindi meno turistico e affollato. Il secondo aspetto è che il Salkantay Trek è senz’altro più scenografico: paesaggisticamente parlando regala, a chi lo percorre, panorami da togliere il fiato. Si viene guidati senza seguire un sentiero preciso, attraverso diversi paesaggi, da quello tipico andino con le sue vette innevate, fino alle foreste tropicali nella fitta giungla. Inoltre non c’è un numero massimo di posti giornalieri, se invece si opta per l’Inca Trail i permessi sono a numero chiuso (500 al giorno), pertanto occorre prenotare il cammino con largo anticipo, almeno sei settimane in bassa stagione e da sei mesi a un anno se avete intenzione di affrontarlo tra fine maggio e inizio settembre.

Panorami durante il Salkantay Trek

Il Salkantay Trek classico dura in totale 5 giorni, prevede 4 giorni di cammino e il quinto visita a Machu Picchu. Noi abbiamo optato per la versione short di 4 giorni, nell’articolo vi spiegherò in che cosa consiste la differenza tra i due percorsi.
A differenza dell’Inca Trail nel quale è obbligatorio rivolgersi ad un operatore autorizzato per percorrerlo, è possibile affrontare il Salkantay Trek anche da soli. Ma a meno che non siate un locale o un trekker molto esperto, lo sconsiglio vivamente.
La scelta della guida con la quale si decide di affrontare il cammino, fa davvero la differenza, per questo è fondamentale scegliere dei professionisti. Così, dopo aver spulciato il web in lungo e in largo, ho scelto la compagnia Salkantay Trekking: non posso dire che sia la migliore perché non ho avuto modo di testarne altre ma se non lo sono, ci vanno molto vicino. Si sono dimostrati seri, precisi e professionali fin dal primo scambio di mail, tanto che in certi momenti del trekking ci chiedevamo come potesse essere possibile tanta efficenza. Sceglierei loro altre mille volte e li stra consiglio. Qui elencano almeno dieci motivi per i quali scegliere proprio loro, confermo e sottoscrivo ogni singolo punto.

Non siamo trekker professionisti ma sportivi da sempre, lo sforzo fisico non ci spaventa. Il percorso è adatto a tutte le persone che godono di un buono stato di salute, meglio se si è allenati anche se come dico io “come è possibile essere allenati al trekking oltre 3000 metri di altitudine?!”.
Cercate di organizzare il vostro itinerario di viaggio tenendo un paio di giorni prima e dopo il trekking: prima per permettere al vostro fisico di abituarsi all’altitudine, dopo per recuperare le energie.
E’ un percorso intenso, accessibile a quasi tutti purché mettiate in campo resistenza fisica e  psicologica, e spirito d’adattamento.
Il mio consiglio? Non fatevi intimidire e partite senza timori. Non ve ne pentirete!

Itinerario Salkantay Trek

GIORNO 1

Da Cusco a Soraypampa (Humantay Lake – opzionale)
Distanza a piedi: 12 km
Altitudine di partenza: 3350 metri s.l.m.
Altitudine più alta raggiunta: 4200 metri s.l.m.
Altitudine del pernottamento: 3920 metri s.l.m.
Pernottamento: Salkantay Sky Lodges

L’inizio del Salkantay Trek a Challancha

Un pullmino dell’agenzia ci passa a prendere alle 4.00 direttamente fuori dal nostro ostello a Cusco (3350 mt s.l.m.). Dopo aver recuperato tutto il gruppo dai rispettivi hotel (noi eravamo 13 in tutto più la guida) e circa 2 ore di guida, arriviamo a Mollepata (2900 mt s.l.m.) dove effettuiamo la prima sosta per fare colazione (non inclusa, noi spendiamo 10 sol, circa 3 euro in due). Ci rimettiamo in viaggio e dopo un’altra ora circa arriviamo a Challancha (3600 mt s.l.m.) dove ha inizio il trekking e dove incontriamo il nostro personale team di supporto che ci accompagnerà per tutto il cammino. Dopo aver caricato i muli con tutto l’occorrente necessario per i 4 giorni di trekking la nostra guida Ramiro, intorno alle ore 09:30 circa, da ufficialmente inizio al nostro Salkantay Trek.
La prima parte del sentiero costeggia la catena montuosa lungo la valle, in alcune parti del percorso si osserva un vecchio acquedotto che fornisce ancora oggi acqua agli agricoltori delle valli inferiori. Si cammina per 7 km in circa 3 ore direzione Soraypampa (3920 mt s.l.m.) il campo base della prima notte. Dopo il pranzo ed un breve riposo, è possibile fare un’escursione che in circa 3 ore (5 km andata e ritorno) raggiunge il meraviglioso Humantay Lake (4200 mt s.l.m.). Il dislivello che si affronta è notevole, la pendenza ma soprattutto l’altitudine si fa sentire, soprattutto a livello di fiato. Ma vi assicuro che la fatica è ampiamente ripagata una volta arrivati in cima. Si tratta di uno dei luoghi più belli di tutte le Ande: l’acqua verde del lago riflette i ghiacciai della montagna di Apu Humantay che svettano tutto attorno.

Vista dalla cima dell’Humantay Lake
Humantay Lake

Una volta rientrati si recuperano le energie con una ricca merenda preparata dal cuoco del nostro team.
Il pezzo forte di questa agenzia locale è il lodge ad uso esclusivo della prima notte: gli Sky Lodges.

Sky Lodges con vista sulla montagna del Salkantay

Si tratta di cupole di vetro per due persone all’interno della quali c’è o un matrimoniale o due letti singoli, sopra ai quali adagiare il proprio sacco a pelo. E’ in assoluto la notte più fredda di tutto il trekking perciò occorre vestirsi con molti strati in quanto le cupole non sono riscaldate. Soraypampa si trova in mezzo alle valli del ghiacciaio, quando cala la notte il cielo limpido mostra una stellata senza precedenti. Le cupole illuminate contribuiscono a rendere questo scenario ancora più surreale.

Sky Lodges

I bagni sono in comune, senza acqua calda e non sono presenti docce. C’è un ambiente comune dove c’è la cucina e una sala dove servono i pasti. Si cena presto e si va a dormire altrettanto presto: occorrono molte energie per il secondo giorno.

Panorami durante il Salkantay Trek

GIORNO 2

Da Soraypampa a Chaullay, raggiungendo il passo del Salkantay
Distanza a piedi: 22 km
Altitudine di partenza: 3929 metri s.l.m.
Altitudine più alta raggiunta: 4630 metri s.l.m.
Altitudine del pernottamento: 2900 metri s.l.m.
Pernottamento: tenda

Inizio della salita direzione passo del Salkantay

La sveglia suona alle 4.40, Ramiro (la nostra mitica guida) ci viene a svegliare bussando alla porta degli igloo e portando mate de coca caldo. Mezz’ora per prepararsi e chiudere gli zaini, alle 5.10 la colazione è servita. Questo è in assoluto il giorno più faticoso: 7 km per raggiungere il passo del Salkantay, nonché l’altitudine maggiore di tutto il trekking.
Partenza ore 6.00 e scarpinata in salita puntando la vetta innevata del Salkantay che raggiungiamo dopo diverse soste, in circa 3,5 ore. Oltre alla montagna del Salkantay , la vista spazia fino alle imponenti vette innevate delle montagne Humantay, Tucarhuay e Pumasillo. La montagna di Salkantay è la seconda più alta della regione di Cusco e considerata una delle divinità Inca chiamati Apu. Una volta in cima, dopo le foto di rito, viene celebrato il rito a Pacha Mama: quando siamo partiti abbiamo raccolto da terra una piccola pietra che abbiamo portato con noi durante il cammino per riporla proprio qui.

Sul passo del Salkantay a quota 4600 mt s.l.m.

Da questo punto ci aspettano altri 5 km, circa 2,5 ore di cammino in discesa per raggiungere Wayracmachay (3912 mt s.l.m) dove pranziamo. Dopo mangiato occorrono altre 3 ore di cammino (10 km) per raggiungere il campo base di Chaullay (2900 mt s.l.m.) nella parte superiore della giungla amazzonica. Durante questa tappa del trekking, il cambiamento del paesaggio è incredibile, si passa dalle Ande all’Amazzonica, dalle vette innevate alla fitta giungla. Anche la temperatura cambia drasticamente, poiché il clima nelle foreste è caldo e tropicale per la maggior parte dell’anno.
Il secondo giorno prevede il pernottamento in tenda: una volta arrivati al campo il team monta le tende. Qui è possibile fare la doccia calda al costo extra di 10 sol (circa 3 euro) a persona. A questa altitudine le temperature notturne sono decisamente più miti rispetto la prima notte.

Panorami durante il Salkantay Trek

Questo è senza ombra di dubbio il giorno più impegnativo dell’intero trekking, di tutto il viaggio, della mia vita.. ma anche il più gratificante! Quando ho toccato il cartello del passo del Salkantay non sono riuscita a trattenere le lacrime!

Campo base di Chaullay

GIORNO 3

Da Chaullay ad Aguas Caliente
Distanza a piedi: 26 km (di cui 12 km opzionali)
Altitudine di partenza: 2900 metri s.l.m.
Altitudine più alta raggiunta: 2900 metri s.l.m.
Altitudine del pernottamento: 2050 metri s.l.m.
Pernottamento: hotel – Eco Machu Picchu Pueblo

La sveglia suona puntuale alle 4:40, e dopo il solito mate de coca bollente portatotici da Ramiro, consumiamo una sostanziosa colazione per iniziare alle 6:00 il cammino in direzione La Playa, attraverso la valle di Santa Teresa. Oggi il sentiero da percorrere è più soft rispetto al giorno precedente ma la stanchezza inizia a farsi sentire. Dopo circa 5 ore raggiungiamo La Playa Sahuayacco: qui c’è un minivan ad attenderci che ci porta a Lucmabamba dove consumeremo il pranzo. Inoltre abbiamo la possibilità di vedere le piantagioni del caffè, raccogliere i chicchi e infine vedere il procedimento per realizzare la bevanda tanto amata in tutto il mondo.
Se si opta per il Salkantay classico di 5 giorni, la terza notte è prevista qui e il quarto giorno si raggiunge Hydroelectrica in cammino. Noi invece dopo pranzo saliamo sul minivan che in circa un’ora e mezza ci porta alla stazione ferroviaria di Hidroelectrica.

Panorami durante il Salkantay Trek

Qui ci sono due opzioni:
1) Se si è esausti, è possibile prendere il Perù Rail, il treno che porta ad Aguas Calientes al costo di $ 31.00 (extra).
2) Se come noi volete vivere un’esperienza autentica fino alla fine, è possibile camminare da Hidroelectrica fino ad Aguas Calientes per circa 2 ore (12 km) lungo il binario del treno. Si percorre un bellissimo sentiero nella fitta foresta che fiancheggia tutto il tempo il binario, anzi a dire il vero si cammina proprio sopra le rotaie! Il sentiero è lo stesso utilizzato nel 1911 dal professore americano Hiram Bingham che “riscoprì” Machu Picchu. Anche se in realtà fu scoperto da Berns nel 1867, Bingham ha il merito di essere stato il primo a riconoscere l’importanza delle rovine e rivelarla al mondo occidentale.

Camminando lungo il binario da Hidroelectrica ad Aguas Calientes

Una volta arrivati alla stazione di Aguas Calientes, in altri 20 minuti a piedi si raggiunge l’albergo dove pernottare la terza notte. Prima però si recuperano gli zaini che erano stati caricati sul treno con la guida e i compagni di viaggio che non hanno percorso il sentiero.
La cena è prevista in un ristorante locale con menù fisso, compreso nel pacchetto del trekking. Dopo cena decidiamo di acquistare i biglietti del pullman che l’indomani ci porterà dal centro di Aguas Caliente fino all’ingresso delle rovine di Machu Picchu. Il biglietto si acquista presso un baracchino aperto dalle 5.00 alle 21.00 proprio di fronte alla fermata da dove partirà il pullman. Il biglietto non è proprio economico, 24 $ a testa andata e ritorno. Alcuni decidono di affrontare la salita a piedi: si tratta di un sentiero impegnativo da affrontare prima dell’alba, una scalinata che taglia i tornanti. Occorre un’ora abbondante per percorrerlo ma sinceramente lo sconsiglio in quanto si arriva in cima molto accaldati (turisti completamente sudati, chi addirittura senza maglia e noi con il gubbino) e viene affrontato al buio con la torcia. Il motivo per il quale si sceglie questa opzione è esclusivamente quello economico ma sinceramente credo che sia più saggio conservare le energie per la visita di Machu Picchu ed eventuale montagna facoltativa.
La camera dell’albergo prevede bagno privato con doccia calda, wifi, colazione al mattino e deposito bagagli durante la visita a Machu Picchu.

GIORNO 4

Giornata interamente dedicata alla visita di Machu Picchu.

Info utili

Come organizzo il mio zaino?
Non è possibile portare il proprio zaino di viaggio pertanto occorre avere un secondo zaino piccolo da portare con sé e dove tenere cose di valore e tutto ciò che pensiate vi possa tornare utile durante la giornata di cammino. Tutto il resto (cambio di vestiti, igiene personale, ecc..) viene inserito in una sacca fornita dagli organizzatori del peso massimo di 7 kg che verrà portata dai muli condotti dallo staff. Si avrà la possibilità di accedere alla sacca solo la sera, quando si arriva al campo base.

Cosa occorre portare durante il Salkantay Trek?
Lo stretto necessario e se possibile anche meno. Ogni cosa messa nello zainetto e nella sacca va ragionata perché significa peso in più da portarsi dietro, per noi e per i muli.
Nel vostro equipaggiamento non dovranno mancare: passaporto, torcia, asciugamani personali, bottiglia d’acqua (noi avevamo le sacche nello zaino) da riempire con acqua fatta bollire ogni volta che occorreva, crema solare, repellente zanzare, occhiali da sole, soldi extra, almeno un paio di batterie per dispositivo (fotocamera, GoPro, ecc..) anche se in realtà le prime due sere per un tot ore (sufficienti per ricaricare i dispositivi) troverete la corrente elettrica.

Come mi vesto durante il Salkantay Trek?
La mattina e la sera è freddo, molto freddo! Ad agosto le temperature scendono anche al di sotto dello zero. Durante il cammino ci si scalda e si finisce per restare a mezze maniche nelle ore centrali della giornata. Pertanto vestirsi a cipolla è la strategia migliore. Portate con voi: una giacca di piumino, una giacca impermeabile, berretto e guanti di lana, un cappello/bandana per il sole, scarpe ‘rodate’ da trekking, calzettoni da trekking, biancheria intima termica, una maglia di pile, calzamaglia e pantaloni lunghi.

Quanto costa il Salkantay Trek?
Il Salkantay Trek short (4 giorni) costa 400 $ a testa, viene richiesto un deposito di 200 $ al momento della prenotazione. Il saldo avviene direttamente in loco, la sera antecedente la partenza: il giorno prima di mettersi in cammino infatti, alle ore 19.00 si svolge un brefieng presso gli uffici dell’agenzia a Cusco dove si incontra la propria guida e si fa la conoscenza dei viaggiatori che condivideranno con voi questa meravigliosa esperienza.
E’ importante considerare che spesso, un trekking molto economico può essere sinonimo di sfruttamento di guide e portatori da parte dell’agenzia stessa, la quale riconosce loro un compenso inferiore alla norma. Altri motivi di insoddisfazione da parte dei viaggiatori sono attrezzatura in cattive condizioni e guide svogliate o impreparate. D’altro canto, prezzi più alti non sempre garantiscono migliore qualità specie se gli operatori internazionali si appoggiano ad agenzie peruviane. Il benessere dei portatori è un tema molto sentito nell’area di Cuzco, tant’è vero che sono previste multe o sospensioni delle licenze nei confronti delle agenzie che contravvengono alle leggi sui portatori stabilite dal Ministerio de Trabajo (Ministero del Lavoro).

Cosa è compreso?
Tutto ciò che non è riportato alla voce non compreso (vedi sotto): dai pasti (colazione, snack a metà mattina, pranzo, merenda e cena) agli alloggi, dalla guida in lingua inglese all’ingresso a Machu Picchu e dal treno di ritorno il quarto giorno da Aguas Caliente a Ollantaytambo fino al minivan che vi riporterà al vostro alloggio a Cusco.

Cosa non è compreso?
Non sono comprese le mance, il noleggio del sacco a pelo da prevedere se non si ha dietro il proprio (20 $ a testa) così come  il noleggio dei bastoncini da trekking (20 $ a testa), il biglietto del treno da Hidroelectrica ad Aguas Caliente (31 $ a testa), il biglietto del pullman da Aguas Caliente a Machu Picchu (24 $ a/r a testa) ed eventuale visita Machu Picchu Mountain o Huayna Picchu Mountain (25 $ a testa).

Tutte le altre info utili sull’organizzazione di un viaggio in Perù le trovate QUI.

Humantay Lake
  1. Il giorno che riuscirò a partire per il Perù dovrò fare una bella stampa dei tuoi articoli, sono utilissimi e pieni di informazioni pratiche. A questo punto attendo con ansia il post sulla visita a Machu Picchu, uno dei luoghi al mondo che mi affascina di più!

    1. Grazie Serena, i tuoi commenti sono sempre una carica di energia per me e il blog! Certo di scrivere gli articoli come piace leggerli me quando sono alla ricerca di info, il più pratici possibili. Machu Picchu sarà il prossimo.. work in progress! 😉

  2. Ciao! Prima cosa i complimenti… bellissimo blog, ho appena iniziato a seguirti, prima tramite Instagram, visto che un’amica mi ha consigliato di guardare il tuo profilo dopo averle detto che stavo cercando di realizzare il viaggio dei sogni in Perù… ho letto tutti i tuoi articoli a riguardo..grazie grazie e ancora grazie sono utilissimi sto cercando di capire come organizzare il mio viaggio il prossimo agosto nel tempo limitato di ferie che il lavoro mi permette ma devo ammettere che dalla mia idea iniziale tante cose grazie a te sono cambiate in meglio. Ora arrivo con le domande..sono poche lo giuro…prima, sapendo che i vaccini non sono obbligatori, tu personalmente per cosa hai optato!? Io sono per il no.. ma vorrei l’opinione di chi ha fatto viaggi oltre oceano.
    Poi, per l’acqua durante i trekking come vi eravate organizzati!? Infine.. la domandina sul mal di montagna… per le persone come me non eccezionalmente allenate qualora durante ad esempio questo trekking uno non se la sentisse più di proseguire, come funzionerebbe!? (Sempre se lo sai)
    Va bene, passo e chiudo e grazie ancora di aver pubblicato così dettagliatamente la tua esperienza!

    1. Ciao Valentina! Innanzitutto grazie mille per i tuoi sinceri complimenti, è sempre una grandissima gioia sapere di essere d’aiuto a qualche altro viaggiatore. Il Perù era anche il mio grande sogno, con la Bolivia è stato in assoluto il viaggio più bello mai realizzato. Ma veniamo alle tue domande! Allora il discorso vaccinazioni non obbligatorie è sempre un argomento molto soggettivo, il mio personale consiglio è che se non sei mai stata oltre oceano uno sicuramente utile è l’epatite A, la febbre gialla è un solo richiamo e dura a vita noi l’abbiamo fatto per la Bolivia. Ad ogni modo informati presso l’AUSL della tua città all’ufficio viaggiatori, sapranno consigliarti al meglio poi valuti tu cosa fare.
      Per il discorso acqua durante i trekking dipende dal trekking, per quelli di un giorno noi avevamo sempre dietro la nostra, abbiamo acquistato al decathlon le sacche da zaino che riempivamo di continuo con acqua in bottiglia, sono comodissime.
      Le trove qui: https://www.decathlon.it/sacca-acqua-trek-500-1l-id_8493246.html?LGWCODE=8493246;60585;3601&gclid=CjwKCAjwx7DeBRBJEiwA9MeX_A_aWoFE2Y38b4m50p-4S90l4BIFb-y6hWgxLPidzawfYP64gm0QehoCDLQQAvD_BwE
      Per i trekking di più giorni è impensabile pensare di portare con sè il quantitativo necessario per tutti i giorni (ad esempio durante il Salkantay Trek) ma non preoccuparti perchè lo staff è talmente efficiente che non ti farà mai mancare nulla, acqua compresa.
      Il mal di montagna è davvero un sintomo soggettivo, noi fortunatamente a parte qualche giramento e nausea iniziale non ci ha dato alcun tipo di problema, però non ti preoccupare perchè quando sarai in trekking il tuo fisico sarà già abituato a meno che tu non voli da Lima (che si trova sul livello del mare) a Cusco (che è già a quota oltre i 3000 metri), in quanto con il giro antiorario partendo da Lima salirai progressivamente dando così il tempo al tuo fisico di abituarsi. Ad esempio se farai la Rainbow, prima starai almeno un giorno a Cusco. Vedrai come il tuo fisico si adatta, è incredibile! Ad ogni modo non ti far spaventare se non dovessi sentirti bene ti basterà scendere di quota. In ogni escursione è sempre prevista la bombola di ossigeno e altri metodi utili contro il soroche come le foglie di coca da masticare. Se hai bisogno di altre info non esitare a scrivermi, sarò più che felice di esserti d’aiuto! 🙂

  3. ciao Cristina partiro’ per il Peru’ il 23 di ottobre, ho fatto pochi trekking in passato, ho una buona forma fisica, allenata, pero’ come dici tu non si e’ mai allenati abbastanza. Lo sconsiglieresti?
    io ho un passo un po’ lento, ma arrivo poi sempre a destinazione.
    Comunque brava, bell’articolo, interessante☺

    1. Ciao Rosalba! Assolutamente sì, te lo stra consiglio. Si tratta di un’esperienza talmente incredibile che non puoi rinunciarci per nulla al mondo. Io sono convinta che, al di là dello sforzo fisico, sia la testa il vero motore del nostro corpo perciò se vuoi, puoi! Se decidi di farlo mi farebbe tanto piacere sapere come è andata. Buon viaggio!

  4. Ciao Cristina,
    prima di tutto complimenti per il tuo blog. Davvero ben fatto e pieno di contenuti utili.
    Io e il mio compagno andremo in Perù a Giugno 2020. Leggendoti, ci hai convinti e faremo anche noi il Salkantay trek! Avrei una domanda in merito all’assicurazione sanitaria: ho visto che le compagnie più note non coprono i trekking o, se lo fanno, non assicurano se svolti al di sopra dei 4000m. Posso chiederti con che compagnia avete stipulato l’assicurazione sanitaria?
    Grazie,
    Silvia

    1. Ciao Silvia! Grazie mille mi fa sempre tanto piacere quanto gli articoli sono utili ad altri viaggiatori in partenza. Bravissimi che farete il Salkantay, è un’esperienza pazzesca vedrai che non ve ne pentirete, anzi tornerete entusiasti! Noi avevamo fatto con Columbus scoprendo solo una volta rientrati che non copriva oltre i 4000 metri di altitudine. Fortunatamente non ne abbiamo avuto bisogno, inoltre le volte che abbiamo superato questa altitudine sono state praticamente due (Rainbow e durante l’escursione del Colca Canyon). Ad ogni modo informandomi successivamente dovrebbero coprire Allianz e Axa, prova a dare un’occhiata.

  5. Ciao!
    Complimenti per il blog, leggendoti sembra di essere là! Sto organizzando questo viaggio e le informazioni che dai sono davvero molto utili. Andrò a maggio 2020 per 15 giorni e stavo pensando di non fare questo trekking perché ho paura che tolga tempo ed energie per altre cose, però mi sarebbe piaciuto fare da Hidroelectrica ad Aguas Calientes a piedi. Ho letto su altri blog che i minivan che portano a Hidroelectrica non sono consigliatissimi, sia per la guida che per la strada. La tua esperienza? Grazie!

    1. Ciao Anastasia! Grazie mille, mi fa sempre tanto piacere quando altri viaggiatori trovano utili gli articoli che scrivo. Il mio consiglio per quanto riguarda la tratta Hidroelectrica-Aguas Caliente è assolutamente di farla a piedi seguendo i binari, è un esperienza molto bella e per niente impegnativa. Sono circa 12 km ma tutti pianeggianti che ti preparano alla meraviglia che ti attende il giorno seguente. Anche noi abbiamo optato per questa opzione nonostante venivamo da 3 giorni di cammino. Anch’io avevo sentito brutti feedback sui minivan che coprono la tratta.

  6. Ciao. Complimenti per lo splendido blog. Andro’ in peru’ a giugno 2020. Che tu sappia la compagnia salkantaytrekking.com è sempre valida? Visto che il tuo racconto risale al 2017?
    Ero un po confuso per il fatto che esiste un altro sito salkantaytrek.org molto simile. Ma ancora piu’ caro. 553 dollari anziche 450… grazie per la tuo aiuto…

    1. Ciao Roberto grazie mille per i complimenti 🙂 diverse persone (tra cui anche amici) hanno fatto il Salkantay con l’agenzia .com nell’estate 2019 e si sono trovati benissimo: hanno confermato quella che era stata la mia esperienza, sottolineando la professionalità e serietà dell’agenzia. L’altra agenzia non la conosco, magari prova a guardare le recensioni più recenti su tripadvisor che sono sempre un valido aiuto.

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