Ci sono luoghi nel mondo che ci appartengono.
Ho visto per la prima volta il Salar De Uyuni in foto. Poi l’ho sognato. Una, due volte.
Allora ho capito. Certi posti ti chiamano, come le sirene, e continuano a chiamarti fino a quando non li raggiungi.
Siamo partiti dalla cittadina di Tupiza, a pochi km dal confine con l’Argentina. Quattro giorni in 4×4 percorrendo un totale di 1200 km. Il tour del Salar De Uyuni è qualcosa di incredibile, il momento che più attendevo dell’intero viaggio in Sud America.
Abbiamo viaggiato tutto il tempo ad una media di 4000 mt sul livello del mare. Abbiamo attraversato lagune colorate, camminato ai piedi di vulcani attivi, visto fenicotteri, volpi, struzzi, lama e vicunas. Abbiamo dormito senza riscaldamento, acqua calda neanche a parlarne, con la temperatura notturna di parecchi gradi sotto lo zero.
L’ultima tappa, il quarto giorno, la conquista del Salar De Uyuni. Abbiamo atteso il sorgere del sole illuminarlo in tutta la sua vastità dalla cima di Isla Incahuasi, un’isola di cactus in un mare di sale di 10.582 chilometri quadrati.
Siamo arrivati a Tupiza da Potosì la sera precedente la partenza del tour. Abbiamo percorso la tratta Potosì-Tupiza con un rapidos di 9 persone per impiegare la metà del tempo (meno di 4 ore) rispetto al bus. Abbiamo deciso di alloggiare all’Hotel Mitru, in quanto l’agenzia alla quale ci siamo appoggiati ha l’ufficio all’interno di questo hotel. L’ottimo rapporto qualità/prezzo e la comodità della posizione rispetto all’agenzia ci ha convinto all’istante.
Il primo giorno la partenza è prevista alle ore 8.00 presso l’agenzia, mentre l’ultimo giorno il tour termina verso le ore 14.00, una volta visitato il cimitero dei treni ad Uyuni. Qui si può optare se tornare a Tupiza in jeep pagando un extra oppure essere lasciati all’aeroporto di Uyuni per raggiungere la meta successiva, nel nostro caso La Paz per poi tornare su Lima e rientrare in Italia.
Salar De Uyuni: quando andare?
Almeno una volta avrete visto il Salar de Uyuni in foto e quasi sempre con l’effetto specchio che lo rende famoso e conosciuto in tutto il mondo. Ecco, se volete godere di questo spettacolo così particolare è necessario andare nel periodo delle piogge che va da dicembre a marzo: la pioggia infatti lascia uno strato d’acqua che il sale non riesce ad assorbire creando un effetto specchio con il cielo. Scegliendo questo periodo però non si può godere dei tour di 3/4 giorni in quanto, proprio per la presenza di acqua salata, le “piste” diventano non percorribili dalle 4×4 pertanto, addentrarsi nel Salar de Uyuni risulta quasi impossibile.
Noi l’abbiamo visitato durante l’inverno locale che coincide con la stagione secca e va da giugno a settembre. Le temperature sono rigide, di notte possono scendere anche fino a meno 20 gradi ma di giorno c’è sempre un cielo azzurro limpidissimo. A livello climatico il periodo migliore per visitare il Salar coincide con la primavera locale, da ottobre a inizio dicembre, quando le temperature si alzano.
Salar De Uyuni: da dove partire?
Partendo dalla Bolivia esistono due tipi di tour:
- con partenza da Uyuni, della durata di 3 giorni.
E’ senz’altro la soluzione più comune e quindi la più gettonata in quanto la più comoda per chi arriva dal nord. Uyuni è una brutta cittadina che non ha nulla da offrire se non agenzie turistiche che propongono diversi pacchetti per il tour nel Salar.
- con partenza da Tupiza, della durata di 4 giorni.
Solitamente è la scelta di chi arriva dal sud (Cile o Argentina) in quanto Tupiza si trova a circa 90 chilometri dal confine con l’Argentina. Si tratta di una città minuscola con un fascino western: infatti, a differenza di Uyuni, se decidete di fermarvi una notte qui, potrete prevedere una bellissima passeggiata a cavallo al tramonto della durata di qualche ora nelle valli circostanti. Essendo meno battuta rispetto ad Uyuni, il numero di agenzie presenti in città è decisamente inferiore.
- con partenza da San Pedro de Atacama
Chi visita il Cile del nord è sicuramente tentato di entrare in Bolivia per visitare il Salar de Uyuni. Tutte le agenzie di San Pedro organizzano tour nel salar.
Se si hanno esigenze particolari o richieste specifiche, qualsiasi agenzia può organizzare tour personalizzati, naturalmente il costo sarà più alto in quanto si tratta di tour privati.
Salar De Uyuni: quale tour scegliere?
Dipende da quanti giorni si ha a disposizione e da quanto si è disposti a spendere in quanto i tour da Tupiza sono leggermente più cari rispetto a quelli da Uyuni (giustificato dal fatto che dura un giorno in più). Il mio consiglio?
Se si hanno sufficienti giorni a disposizione senza pensarci due volte partite da Tupiza. Perché? Innanzitutto perché il tour è più completo avendo un giorno in più a disposizione, si vedranno più meraviglie oltre ad essere distribuite meglio. Inoltre, a mio avviso fattore determinante, si arriverà al Salar de Uyuni all’alba del quarto giorno anziché a metà mattina del primo giorno. Così facendo, oltre ad essere un crescendo di emozioni che culminerà con l’arrivo nel Salar all’ultimo giorno, si potrà godere dell’alba sul mare di sale dall’Isola Incahuasi, uno spettacolo senza precedenti. Inoltre la presenza di turisti nei principali punti d’interesse è inferiore rispetto al tour con partenza da Uyuni.
Salar De Uyuni: è possibile fare il tour in autonomia?
Mi è stato chiesto diverse volte e la mia risposta è no. O meglio, tutto è possibile ma è un’impresa davvero ardua per una serie di motivi: le strade non sono battute, non ci sono sentieri o indicazioni stradali, le agenzie conoscono quei luoghi come le loro tasche, sanno orientarsi semplicemente usando punti di riferimento paesaggistici come un cactus o una roccia particolare. Bisogna tenere presente che non ci sono centri abitati per chilometri e chilometri, se dovesse capitare un guasto alla jeep sarebbe un vero problema chiedere aiuto in quanto la completa assenza di segnale non permette di effettuare chiamate con il cellulare. Inoltre per il viaggiatore indipendente è molto difficile trovare disponibilità per il pernottamento nelle poche strutture presenti, soprattutto in alta stagione (ad agosto) quando le agenzie hanno la priorità. A noi una sera è capitato di dover passare un paio di strutture prima di trovarne una con posti letto disponibili.
Salar De Uyuni: quale agenzia scegliere?
A livello economico la differenza tra un’agenzia e l’altra è praticamente inesistente, anche le strutture dove pernottare e il percorso effettuato sono i medesimi per ogni agenzia. Si viaggerà in massimo 4 viaggiatori e, oltre alla guida, è presente per tutto il viaggio una cuoca (la cocinera) che si preoccupa di preparare i pasti della giornata, al sacco oppure appoggiandosi alle cucine degli alloggi quando si arriva la sera, in quanto le strutture non dispongono di personale. Sulla Lonely Planet sono citate due agenzie a Tupiza: La Torre Tours e Tupiza Tours. Noi abbiamo optato per quest’ultima e ne siamo rimasti soddisfatti, ma sono convinta che se avessimo scelto l’altra agenzia lo saremmo stati comunque in quanto il servizio sarebbe stato pressoché identico.
Salar De Uyuni: quanto costa il tour?
Il costo è di circa Bs 1500 a persona (circa 180 euro). Partendo da Uyuni la spesa è di circa 50 euro in meno, ma bisogna considerare che si tratta di un giorno in meno di tour. Per la prenotazione è stato sufficiente contattare via mail l’agenzia e inviare una foto dei nostri passaporti, per poi confermare il tour sempre via mail qualche giorno prima del nostro arrivo a Tupiza. Abbiamo pagato direttamente in agenzia la sera antecedente la partenza. Se si viaggia in bassa stagione non è necessario prenotare in anticipo ma sarà sufficiente presentarsi in agenzia il giorno prima.
Salar De Uyuni: cosa è incluso nel tour?
– Trasporto in jeep 4×4.
– Pasti (colazione, pranzo, merenda nel tardo pomeriggio quando si arriva all’alloggio, cena) preparati dalla cocinera personale del proprio gruppo e acqua.
– Guida in lingua spagnola.
– Pernottamento in alloggi basici.
Salar De Uyuni: cosa è escluso nel tour?
– Ingresso alla Reserva Natural de Fauna Andina Eduardo Avaroa (Bs 150 a persona).
– Ingresso alle terme naturali (Bs 6 a persona, facoltativo).
– Ingresso per la visita dell’isola Incahuasi (Bs 30 a persona).
– Doccia calda nell’albergo di sale la terza notte (Bs 10 a persona, facoltativo).
– Sacco a pelo (Bs 60 a persona).
– Guida parlante francese o inglese (Bs 280 a persona).
– Bombola d’ossigeno (Bs 140 per gruppo).
– Spese personali e mance.
Salar De Uyuni: cosa portare con sè?
Viaggerete con tutti i bagagli a seguito: quello da stiva, il più grande, durante il tour viene caricato sul tettuccio della jeep, ben legato e protetto dalla polvere con dei teli di plastica. E’ possibile accedervi solo alla sera quando si arriva agli alloggi e si scarica dalla jeep. Durante il giorno si avrà a disposizione il proprio bagaglio a mano (zainetto) dove riporre le cose fondamentali quali: il passaporto, la carta igienica, la crema solare, gli occhiali da sole, la macchina fotografica. Altre cose che occorre portare con sé sono: il sacco a pelo (se si ha dietro il proprio altrimenti occorre noleggiarlo dall’agenzia), la torcia (negli alloggi l’elettricità c’è solamente in determinati orari), un asciugamano e infine (questo è un mio consiglio se vi recate nel Salar nei mesi più freddi) borsa dell’acqua calda da far riempire alla cocinera prima di coricarsi e posizionare in fondo al sacco a pelo per scaldarsi.
Salar De Uyuni: cosa indossare?
Se si decide di fare il tour del Salar in inverno preparatevi a temperature molto rigide: di giorno non si superano i 10 gradi anche se il sole a quelle altitudini scalda parecchio, noi abbiamo preso giornate con molto vento che le ha rese ancora più fredde. Di notte le temperature scendono sotto lo zero, anche di 20 gradi. Questo non sarebbe un problema se non che gli alloggi non hanno il riscaldamento. Perciò se di giorno occorre indossare molti strati per stare al caldo, di notte anche qualcuno in più. C’è sempre e solo una regola valida: vestirsi a cipolla. Maglia termica a contatto con la pelle, maglia di lana, pile, piumino e giacca paravento da indossare sopra. Per la parte inferiore calzamaglia, calzini di lana e pantaloni pesanti da trekking. Guanti, berretta e scalda collo in pile o sciarpa. Se si parte consapevoli del freddo e attrezzati in modo adeguato non avrete particolari problemi.
Salar De Uyuni: dove si alloggia?
Questo è in assoluto il tasto dolente, la condizione che maggiormente mette a alla prova e fa desistere molti viaggiatori da intraprendere questo tour. Come già anticipato le strutture che vi accoglieranno per pernottare sono basiche. Per quanto possa essere soggettivo il termine “basico” occorre davvero un ottimo spirito d’adattamento, anche se con la consapevolezza che si verrà ampiamente ripagati dalle meraviglie che si vedranno. Durante il tour, in particolare nella Riserva (le prime due notti), si incontreranno esclusivamente strutture spartane gestite da privati, quindi senza personale, che mettono a disposizione camerate, bagni in comune, cucina e sala da pranzo. Perciò può capitare di dover condividere la camera con viaggiatori di altre agenzie. Non c’è riscaldamento né acqua calda. L’elettricità è garantita solo qualche ora la sera. La terza notte si pernotta nei famosi hotel di sale collocati appena fuori il Salar. Questi alloggi, oltre ad essere particolari per la struttura realizzata con mattoni di sale, hanno camere doppie con bagno privato ed è possibile fare la doccia calda pagando un extra. Ma vi assicuro che dopo quasi tre giorni senza farsi una doccia pagherete molto volentieri.
L’alternativa sono alloggi definiti come 3 stelle ma sempre comunque molto basici, alla sera garantiscono un minimo di riscaldamento e acqua calda. Questa scelta però è molto costosa in quanto, a prescindere che siate da soli o in quattro, la richiesta da parte dell’agenzia è sempre di Bs 6000 per autovettura, in più occorre aggiungere il costo degli hotel (circa 550 dollari totali per camera doppia/matrimoniale per 3 notti). Se si è in due si spende tre volte tanto la proposta standard.
Le agenzie hanno garantiti un numero di posti letto giornalieri ma vige la regola del “chi prima arriva meglio alloggia”, in particolare nel mese di agosto. I driver infatti conoscono bene quali sono le strutture migliori, tenderanno quindi a partire presto la mattina così da concludere la giornata prima delle altre agenzie per garantirsi i posti letto nelle strutture migliori. Una volta trovata disponibilità, si scaricano i bagagli e tutto l’occorrente necessario per cucinare. La cocinera si mette subito all’opera per servire la cena così da coricarsi presto. Le camerate dispongono di più letti singoli dotati di coperte di lana e lenzuola.
Leggerlo fa un po’ paura, per le temperature e l’idea degli alloggi senza riscaldamento, ma quanto mi ispira!!!
Diciamo che non è un tour per tutti e secondo me è importante esserne consapevoli, per questo ho voluto creare questo articolo dettagliato. Se si prende atto di tutto ciò che aspetta il viaggiatore in questo tour, partendo in qualche modo “pronti” allora si potrà godere a pieno delle meraviglie della Bolivia!
Tour impegnativo, ma il luogo è davvero spettacolare!
Si abbastanza impegnativo ma ne vale davvero la pena!
Si abbastanza impegnativo ma ne vale davvero la pena! 🙂
Ciao! Che gentile che sei ad avere documentato tutto! Sto prendendo tantissimi spunti! Vorrei però farti una domanda, io e la mia compagna arriveremo da puno a La Paz in autobus e dopo un breve stop di un giorno vorremo partire per il salar e poi prendere l’aereo per lima e il ritorno in Italia. Ho letto che tu poi da uyuni hai preso l’aereo per la Paz ma sai se si può tornare in autobus e se partono anche dal tardo pomeriggio a fine tour? Scusa per la lunga premessa! 🙂
Ciao! Mi fa molto piacere che l’articolo ti sia utile per l’organizzazione del tuo viaggio in Bolivia. Purtroppo i voli da Uyuni a La Paz ci sono solo in prima serata ad ogni modo verifica su Skyscanner, forse in un paio d’anni le cose sono cambiate. Per quanto riguarda il collegamento via bus non so aiutarti però potresti chiedere info via mail direttamente al tour operator al quale ti appoggerai per il tour nel Salar. Buon viaggio! 🙂
Ciao, Cristina! Ci siamo sentite lo scorso anno per il nostro viaggio in Perù…e ora stiamo programmando il viaggio per la prox estate. La Bolivia col salar de Uyuni è sempre nelle nostre menti, ma, oltre alla situazione politica burrascosa di questi giorni, anche la guida Lonely Planet (e il sito della Farnesina) non aiuta proprio a farsi passare i timori per la sicurezza del viaggio, soprattutto in tema di tour operator locali, veicoli usati, autisti o guide poco responsabili. Per il salar, ad esempio, l’agenzia che avete usato voi è completamente affidabile per qualsiasi evenienza (vedi rimanere in panne, mezzi usati abbastanza nuovi , imprevisti di varia natura) ? te lo chiedo anche perchè a noi, in Perù ad Arequipa, è capitato di aver prenotato un tour con una agenzia (la stessa con cui avevamo fatto un altro bel giro ), e al mattino si è presentato un tipo con una vecchia jeep (ci avevano detto che ci sarebbero stati altri due passeggeri, invece non c’erano) , la cui batteria si è scaricata alla riserva de Aguada Blanca, in mezzo al nulla a 4000 metri. Fortunatamente è passato un camion di una miniera e ci ha aiutato, altrimenti…non oso immaginare. So che non mi puoi dare garanzie, però mi interessa un tuo parere sincero, e anche se hai sentito altri viaggiatori della Bolivia. Grazie !
Ciao Elena e bentrovata! La Bolivia non è ancora pronta ad accogliere il turismo alle condizioni che noi europei riteniamo idonee (per sicurezza, per confort, ecc..) e molto probabilmente non lo sarà mai. E per fortuna. Questo fa sì che, molto probabilmente, non sarà mai invasa dal turismo di massa preservando così la sua autenticità e le sue bellezze. Detto questo quello che ti posso dire io è basato prettamente sulla nostra esperienza che è stata estremamente positiva con l’agenzia scelta (con La Torre, è menzionata anche da Lonely). C’è da dire che in caso di problemi durante il tour bisogna fare i conti con tanti fattori il primo è che ci si trova a parecchi km di distanza dal primo centro abitato. Se ti devo dire come sarebbero andate le cose se ci fosse stato un problema sinceramente non ne ho idea di come avrebbero gestito l’imprevisto. Ad ogni modo quello che abbiamo avuto modo di notare è che tra le varie agenzie c’è un aiuto reciproco e per nulla disinteresse. Considera che non ci si avventura per percorsi isolati dove non passa nessuno per giorni, pertanto, se pur poche persone, qualcuno si incontra sempre e una soluzione si trova. Poi sono tutte considerazioni personali, se non ti senti sicura per una serie di motivi puoi valutare il tour da Uyuni che dura un giorno in meno e sicuramente è più battuto.
Salve, forse sono fuori tempo massimo ma ci provo: letto con molto interesse il tuo racconto e preso appunti! mi rimane un problema: non riesco a trovare nulla in rete sul rapidos: “Abbiamo percorso la tratta Potosì-Tupiza con un rapidos di 9 persone per impiegare la metà del tempo”. puoi darmi indicazioni? prenotato o preso al momento a Potosì? erano 9 persone del tuo gruppo o vi siete aggregati ad altri (turisti? locali?). muchas gracias, mauro
Ciao Mauro! Perdonami vedo il tuo commento solo ora. Su internet non trovi informazioni ufficiali sui rapidos, sono mezzi gestiti dai local senza orari, partono quando sono piedi. Noi semplcimente ci siamo fatti indicare la stazione da dove partono, ci siamo recati lì e abbiamo chiesto quale andasse a Tupiza. Siamo saliti e abbiamo atteso circa un’oretta prima di partire, c’erano sia turisti che locali.