Organizzare un viaggio in Giordania è più semplice di quanto si crede. Come al solito, dopo un articolo dettagliato sull’ itinerario svolto diviso in tappe e relativi costi, ecco un articolo, altrettanto dettagliato con tutte le informazioni da sapere ancora prima di prenotare il volo.
Per ulteriori dubbi o domande sarò felice di rispondere ai vostri commenti in fondo all’articolo. Buona lettura!
Come organizzare un viaggio in Giordania: visto
Per entrare in Giordania è necessario il visto d’ingresso, ce ne sono di diverso tipo:
– visto con ingresso unico valido per due mesi, costo 40 JD;
– visto con doppio ingresso valido per tre mesi, costo 60 JD;
– visto con ingressi multipli valido per sei mesi, costo 120 JD.
Per chi entra in Giordania da Aqaba (via mare, via terra o in aereo via Israele o Arabia Saudita) il visto è gratuito a condizione che i visitatori lascino il Paese dalla stessa frontiera d’ingresso entro un mese dall’arrivo.
E’ possibile ottenere il visto d’ingresso nei seguenti modi:
• presso gli uffici diplomatico/consolari giordani presenti in Italia;
• direttamente all’aeroporto di arrivo in Giordania, dietro pagamento in valuta locale (Dinari giordani);
• presso le frontiere terrestri, ad eccezione della frontiera di King Hussein Bridge/Allenby Bridge (frontiera più vicina ad Amman) e all’arrivo del traghetto dall’Egitto. E’ ancora chiusa la frontiera con la Siria.
La soluzione più rapida, facile e soprattutto conveniente è senz’altro il Jordan Pass. Si tratta di un pacchetto turistico acquistabile on line in pochi minuti che, oltre a comprendere il visto d’ingresso, offre l’accesso ad oltre 40 attrazioni turistiche (come il Monte Nebo, il Wadi Rum, ecc..).
Il mio consiglio è quello di stamparlo e tenerlo sempre a portata di mano insieme al passaporto. Vi verrà chiesto all’aeroporto una volta atterrati e poi nei principali siti che visiterete, e vi verrà apposto un timbro ogni volta.
Ci sono tre opzioni al momento dell’acquisto on line del Jordan Pass, l’unica differenza tra uno e l’altro è il numero di accessi a Petra:
– 1 ingresso al sito, costo 70 JD;
– 2 ingressi al sito, costo 80 JD;
– 3 ingressi al sito, costo 85 JD.
Jordan Pass sì o no? Assolutamente sì, tranne se arrivate in Giordania da Aqaba e se il vostro soggiorno è superiore ai 4 giorni e 3 notti, il visto è gratuito ed è valido per 30 giorni dal momento dell’ingresso nel Paese.
Breve considerazione: solo l’ingresso singolo a Petra costa 50 JD e il visto con ingresso unico 40 JD, il totale è già una cifra più alta del costo del Jordan Pass con 1 ingresso a Petra (70 JD). Inoltre l’acquisto on line è rapido e sicuro, dopo pochi minuti dal pagamento (con carta di credito Visa o Mastercard) riceverete il vostro Jordan Pass in formato pdf direttamente via mail. Stampatelo e portatelo con voi, vi verrà chiesto al controllo passaporti e poi all’ingresso di ogni sito turistico convenzionato con il JP dove metteranno un timbro. Il Jordan Pass può essere utilizzato entro 12 mesi dalla data di acquisto, mentre dopo aver fatto ingresso nella prima attrazione turistica ha una validità residua di 2 settimane.
Come per ogni meta, è necessario il passaporto con validità residua di almeno 6 mesi alla data di ingresso nel Paese.
Attenzione: l’ingresso nel Paese è un argomento che può subire variazioni nel tempo perciò verificate sempre eventuali aggiornamenti o modifiche sulle procedure d’ingresso direttamente sul sito Viaggiare Sicuri.
Come organizzare un viaggio in Giordania: vaccinazioni e salute
Non ci sono vaccinazioni obbligatorie. Ad ogni modo come sempre, prima di un viaggio extraeuropeo, è importante interpellare per tempo l’ASL della propria città, sapranno darvi tutte le info necessarie.
Il consiglio di assumere fermenti lattici da almeno una settimana prima dalla partenza e poi regolarmente durante tutto il viaggio è sempre valido.
Se si visita il Paese quando le temperature sono già alte, è sempre utile portare con sè un buon repellente per zanzare, Jungle formula molto forte resta sempre il migliore in quanto l’unico ad avere deet al 50%.
Portate con voi un kit di medicinali tra cui antipiretico, antidiarroico, antinfiammatorio, farmaci legati a disturbi digestivi, antidolorifici, pomata per punture di insetti, cerotti, ecc..
Mettete in valigia una crema solare ad alta protezione, fondamentale nelle giornate in cui visiterete Petra.
Sempre per la stagione più calda, portate sali minerali da sciogliere in acqua.
Come sempre ricordatevi di non partire senza aver stipulato una polizza assicurativa che preveda la copertura delle spese mediche e l’eventuale rimpatrio aereo sanitario. Da qualche tempo noi la facciamo con Columbus, fortunatamente non l’abbiamo mai dovuta utilizzare perciò non so dirvi in modo oggettivo se sia valida o no, ad ogni modo ne ho sempre sentito parlare benissimo da altri viaggiatori. Si può scegliere tra tre diverse fasce: Assistenza, Assistenza e Bagaglio, Assistenza Bagaglio e Cancellazione. Acquistata tramite Facile.it viene applicato uno sconto del 10%.
Come organizzare un viaggio in Giordania: soldi
La moneta ufficiale è il Dinaro giordano. Un euro equivale circa a 0,80 Dinari (JOD). Come nostra abitudine abbiamo prelevato direttamente all’aeroporto una volta arrivati e poi nel corso del viaggio presso gli ATM. La carta di credito è accettata praticamente ovunque.
Prima di partire, è utile informare la propria banca dell’imminente viaggio in modo da non avere problemi con prelievi e pagamenti una volta in viaggio.
Come organizzare un viaggio in Giordania: clima
Il periodo migliore per visitare la Giordania è la primavera o l’autunno. In particolare i mesi più indicati sono aprile, quando le giornate si allungano ma ancora non è così caldo e ottobre, quando le temperature ritornano più miti.
In Giordania il clima è generalmente arido, con un inverno abbastanza freddo per via dell’altitudine e un’estate caldissima e soleggiata.
La pioggia è scarsa e cade principalmente nei mesi da novembre ad aprile, con un picco massimo tra dicembre e febbraio. Le precipitazioni si concentrano nella parte nord-occidentale, e scendono a livelli desertici nel resto del Paese ovvero nella valle del Giordano centro-meridionale e nelle vaste aree di nord-est e sud-est. Quindi la gran parte del Paese risulta essere desertica, mentre la zona nord-occidentale è semi-desertica. Quando si verificano piogge più intense del solito, i letti dei fiumi minori, secchi per gran parte dell’anno, si possono riempire improvvisamente, rendendo difficoltosi gli spostamenti e a volte causando delle vere e proprie inondazioni improvvise.
Per fare un tuffo nel Mar Rosso i mesi migliori sono maggio e ottobre fino a circa metà novembre. L’estate è torrida, la temperatura supera anche i 40 gradi all’ombra, stare al sole non risulta facile. Mentre l’inverno sul Mar Rosso è piacevole in quanto mite e soleggiato, ma l’acqua del mare può essere fredda così come la temperatura dell’aria.
Nei mesi estivi le temperature sono davvero molto alte, visitare un sito esteso come Petra può risultare parecchio impegnativo.
Noi ad aprile abbiamo trovato temperature variabili: dai 15 gradi di Madaba e molti meno nella Riserva di Dana, ai 30 gradi del Mar Morto e oltre nel Wadi Rum.
Come organizzare un viaggio in Giordania: abbigliamento
L’abbigliamento adatto per un viaggio in Giordania varia a seconda del periodo in cui vi recherete. Noi ad aprile abbiamo trovato i primi giorni temperature più basse rispetto alla norma, fortunatamente avevamo con noi il piumino leggero, ma spesso abbiamo rimpianto la maglia termica o qualche strato in più, in quanto tirava aria molto fredda.
La mattina e la sera sono i momenti più freddi della giornata, perciò il mio consiglio è adottare un abbigliamento a cipolla che risulta sempre la scelta più intelligente in particolare nelle mezze stagioni. D’inverno armatevi di piumino e giacca a vento.
In valigia non dimenticate il costume per un tuffo (galleggiante) nel mar Morto.
Le scarpe da trekking non sono fondamentali, ma sicuramente optate per un paio di scarpe chiuse, con un buon grip e che siano comode soprattutto per la visita di Petra dove macinerete un bel po’ di chilometri a piedi.
Inoltre la Giordania è un Paese musulmano pertanto è buona norma vestirsi in modo adeguato cercando di coprire sempre spalle e gambe. Per questo torna sempre utile portare con se’ un foulard da utilizzare per coprirsi nei luoghi sacri che poi torna utile anche per proteggersi dal sole nei luoghi più caldi e poco ombreggiati e dalla sabbia.
Come organizzare un viaggio in Giordania: voli
Grazie al collegamento effettuato dalla compagnia Ryanair da diversi aeroporti italiani, volare in Giordania è diventato rapido e soprattutto low cost. In alcuni periodi dell’anno si possono trovare voli a cifre veramente contenute (anche meno di 100€ a/r). Gli aeroporti internazionali in Giordania con voli diretti per/da l’Italia sono due: Amman e Aqaba. Per quanto riguarda quest’ultimo, la tratta nei mesi da aprile a ottobre compresi viene sospesa. Un’alternativa è arrivare/partire da Israele: Tel Aviv, Eilat Ramon e Ovda (Eilat). Questi ultimi due, come per Aqaba, non coprono la tratta nei mesi estivi.
Noi abbiamo optato all’andata per un volo diretto Ryanair con partenza da Bergamo Orio al Serio e diretto ad Amman, mentre per il ritorno un volo con la compagnia Pegasus Airlines da Tel Aviv con scalo a Istanbul e arrivo su Bologna. Questa scelta è stata dettata semplicemente dal miglior compromesso tra orari (per sfruttare al meglio i giorni a nostra disposizione) e costi. Ad ogni modo io utilizzo sempre Skyscanner così da trovare la giusta combinazione di voli.
Attenzione: se si opta per due compagnie diverse in andata e ritorno occorre verificare le regole riguardanti i bagagli di ogni compagnia.
Come organizzare un viaggio in Giordania: spostamenti interni
Noi non abbiamo avuto mai alcun dubbio in merito al mezzo da utilizzare per muoverci in Giordania: auto a noleggio.
Siamo estremamente amanti del viaggio on the road, l’autonomia che permette l’auto in viaggio è per noi qualcosa di unico.
Altri motivi per visitare la Giordania con un’auto a noleggio?
Strade larghe e ben tenute, pochissimo traffico (fuori dalle città praticamente nullo), distanze relativamente brevi, costo della benzina basso.
Il costo di un’auto a noleggio in fascia economy è di circa 30€ al giorno. Noi abbiamo noleggiato l’auto con la compagnia Dollar attraverso il portale Rentalcars, la scelta è ricaduta semplicemente sulla proposta economicamente più vantaggiosa e a nostro parere noleggiare un’auto in fascia superiore non ha senso, le strade sono tutte ben asfaltate.
Per guidare in Giordania è necessaria la patente internazionale ma al momento del ritiro dell’auto presso la compagnia di noleggio non vi verrà richiesta e sarà sufficiente presentare quella italiana così anche nel caso in cui verrete fermati dalla polizia locale per un eventuale controllo. Ad ogni modo consiglio caldamente di fare comunque la patente internazionale poiché in caso di incidente e relativa mancanza di patente internazionale l’assicurazione potrebbe non coprire.
Se siete amanti del viaggio lento (e avete tempo a disposizione) potete optare per i mezzi pubblici. Purtroppo in merito non so dirvi molto ma so che non è impossibile spostarsi per le tratte principali con i mezzi locali.
Un’alternativa sicuramente comoda ma anche decisamente più costosa è fare affidamento ad un driver. Se non ve la sentite di guidare o semplicemente volete godervi il viaggio senza pensieri ci sono numerosi driver locali che al costo di circa 100 euro al giorno, sono disponibili a portarvi a spasso per il loro bellissimo Paese.
Come organizzare un viaggio in Giordania: internet
Internet è sempre un valido alleato (oserei dire fondamentale) nei viaggi itineranti. Abbiamo acquistato una sim card locale per una decina di euro direttamente all’aeroporto di Amman.
Grazie alla connessione abbiamo usato Google Maps come navigatore per raggiungere le tappe del nostro itinerario, booking.com per le prenotazioni e tante informazioni utili in itinere sempre a portata di mano. La connessione wi-fi è presente in tutti gli alloggi e ristoranti.
Come organizzare un viaggio in Giordania: alloggi
Recandoci in Giordania durante l’alta stagione la prenotazione degli alloggi è stato il tasto dolente dell’intera organizzazione. Pur prenotando su booking.com nel mese di gennaio per il viaggio ad aprile, molte strutture erano già al completo come ad esempio nella zona del Mar Morto in quanto non sono presenti molte soluzioni se non i classici resort con piscine e accesso diretto alla spiaggia. Inoltre i prezzi nel mese di aprile sono maggiorati rispetto ad altri periodi dell’anno. C’è da dire che diversamente da come si può immaginare, la Giordania non è un Paese economico e secondo me il rapporto qualità prezzo è davvero basso.
In questo articolo trovate tutti gli alloggi nei quali abbiamo pernottando durante il nostro viaggio in Giordania.
Di tutte le strutture “testate” in questo viaggio mi sento di consigliarne due in particolare:
– Wadi Dana Ecocamp (Riserva di Dana) posizione meravigliosa che domina sulla vallata però optate per la camera e non per la tenda, noi di notte abbiamo avuto molto freddo. Per cena viene allestito un tavolo con diverse pietanze dalle quali servirsi da soli preparate dalla moglie del proprietario, tutto ottimo.
– Esperanza Petra (Wadi Musa) a circa dieci minuti a piedi dall’ingresso principale di Petra, offre camere enormi di una pulizia incredibile, raramente trovata anche in strutture di fascia più alta.
Come organizzare un viaggio in Giordania: cibo
Assaggiare i piatti tipici di un Paese che visitiamo è una delle attività nelle quali amiamo avventurarci. In Giordania ci sono alcuni piatti che non potete perdere, di seguito un elenco di quali assaggiare durante il vostro viaggio.
Hummus: questo piatto, che sicuramente conoscete, nasce molto probabilmente in Libano e poi successivamente è stato diffuso in tutto il Medio Oriente. In Giordania si mangia quotidianamente, lo troverete ovunque. Si tratta sempre di una crema di ceci mescolata con prezzemolo, succo di limone, aglio, semi di cumino, pinoli, tahina (salsa di sesamo) e abbondante olio extravergine di oliva.
Falafel: polpettine di legumi (solitamente ceci ma anche fave e fagioli) insaporite da spezie come cumino, coriandolo, aglio e cipolla. Mangiateli all’interno del pane locale con aggiunta di pomodoro, prezzemolo e cipolla cruda tagliati fini.
Kunafah: dolce a base di formaggio di pecora e pasta kataifi (sembra uno spaghetto molto fine ottenuto con farina e acqua). Il tutto ingolosito da acqua di rose e sciroppo al miele.
Zaarb: assaggiatelo nel deserto del Wadi Rum. I beduini preparano questo piatto a base di carne marinata e verdure cuocendolo in carbone ardente all’interno di una buca scavata nella sabbia. Il procedimento di cottura lenta fa si che la carne ne risulti molto tenera.
Kofta bi tahini: polpette di carne d’agnello dalla forma allungata ricoperte da una salsa di tahina (salsa di sesamo) e succo di limone.
Maqluba: il termine significa letteralmente “sottosopra”. Questo piatto a base di riso, carne e verdure si ottiene attraverso un’antica preparazione dove l’abilità sta proprio in chi lo cucina e nel rovesciare il piatto prima di servirlo a tavola.
Moutabal: uno dei piatti più diffusi in Giordania, si tratta di salsa di crema di melanzane con aglio, tahina, menta e succo di limone. Le melanzane vengono prima grigliate così da dare un retrogusto affumicato.
Mansaf: piatto nazionale della Giordania a base di carne ricoperto da fette pane sottile e riso aromatizzato. Il piatto è arricchito con noci tostate e l’aggiunta di un po’ di jame, salsa yogurt piccante.
Come organizzare un viaggio in Giordania: lingua
L’arabo è la lingua ufficiale della Giordania, ma l’inglese è ampiamente parlato, soprattutto nelle città e nei siti turistici.
Come organizzare un viaggio in Giordania: sicurezza
Ci sono Paesi che inevitabilmente, grazie alle informazioni che ci arrivano attraverso i media, risultano ai nostri occhi meno sicuri di altri. La Giordania purtroppo è uno di questi. Sicuramente la sua posizione geografica in una zona considerata “calda” non aiuta; confina con Siria, Iraq e Arabia Saudita. Insomma non ha proprio dei vicini di casa tranquilli, ma questo non lo rende un Paese meno sicuro di tanti altri Paesi europei.
Noi non ci siamo mai sentiti in alcun modo in pericolo, nonostante abbiamo attraversato il Paese da nord a sud in completa autonomia. Abbiamo incontrato solo persone estremamente gentili che ci hanno dato una mano anche quando non richiesto. Perciò il mio consiglio è quello di partire senza timore, il risultato sarà scoprire una terra che ha tanto da offrire ed un popolo pronto ad accogliervi a braccia aperte.
Ciao Cristina! Stiamo organizzando il nostro viaggio in Giordania per novembre. Siamo ancora indecisi sul driver o l’auto a noleggio. Preferiamo indubbiamente il viaggio on the road, ma la mia unica perplessità sono Amman e Aqaba. Tutti sconsigliano praticamente di guidare in queste città, quindi quale potrebbe essere il miglior modo per muoversi? In caso di noleggio auto è possibile parcheggiare fuori e servirsi di taxi o mezzi? Noi faremo Aqaba/Aquaba e pensavamo di dormire un paio di notti ad Amman sia per raggiungere Jerash e sia per visitarla. Pensi valga la pena pernottare? Qual è la vostra esperienza ad Amman soprattutto? Grazie mille!!
Ciao Antonella! Noi abbiamo guidato solo all’interno di Aqaba perchè ad Amman abbiamo ritirato l’auto a noleggio direttamente in aeroporto una volta atterrati. Aqaba è trafficata soprattutto se paragonata a tutto il resto della Giordania dove non trovi praticamente altre auto lungo le strade, ma sinceramente trattandosi di una città davvero piccola noi non l’abbiamo trovata così invivibile. Sì eventualmente potete fare così, ovvero parcheggiare un pò più distanti dal centro e poi usare i taxi per raggiungere l’albergo anche se a me metterebbe più ansia lasciare l’auto in un luogo incustodito e lontano. L’alternativa è prenotare alberghi con parcheggio privato dove lasciare l’auto in tutta serenità. Noi ad Aqaba abbiamo parcheggiato in un grande parcheggio sterrato e gratuito a pochi metri dall’albergo, trovato direttamente in loco. Purtroppo su Amman non ho esperienze dirette perchè avevamo deciso di non visitarla per dare spazio ad altre tappe che ritenevamo più interessanti. Se non ve la sentite di guidare optate per un driver, i costi lievitano ma non avete pensieri.
paesaggi meravigliosi, buona pubblicazione
Grazie 🙂
Certo davvero felice di dire che è un pezzo interessante da leggere. Devo ringraziarti, perché è molto difficile trovare buone informazioni come il tuo blog