I deserti hanno un fascino magnetico su di me, un’attrazione indescrivibile.
La Death Valley è stata una delle tappe che più attendevo del nostro road trip. Un paesaggio lunare, un’immensa landa desolata che nel suo nulla ha da offrire tutto. Con una superficie di oltre 13.000 kmq, la Death Valley si estende per la maggior parte in California e per la restante nel Nevada. I centri abitati all’interno del parco sono soltanto due: Stovepipe Wells e Furnace Creek.
Categoria: West USA
Chiedete a chiunque sia stato a Los Angeles che cosa ne pensa. La risposta sarà sempre solo una.
Deludente.
Che sia all’inizio o alla fine, per una notte o più, Los Angeles, è una tappa che difficilmente mancherà dal vostro itinerario americano on the road della west coast. E’ una sosta alla quale è impossibile rinunciare, il più delle volte esclusivamente per comodità, vista la fama che la precede.
Allora perché non trarne il meglio? Per noi Los Angeles era la tappa finale del nostro viaggio on the road ed ero “preparata”.
Avevo letto tanto a riguardo e proprio per il motivo che ho anticipato a inizio articolo non mi aspettavo molto da questa grande città californiana. Poi però, poco prima di partire, ho parlato a lungo con un caro amico che ha avuto la possibilità di viverla per qualche mese. L’ha assaporata lentamente, con i ritmi di chi vive in un luogo nuovo, giorno per giorno, senza fretta e con la gente del posto.
Lui si trasferirebbe a Los Angeles domani.
Ecco, questo per farvi capire che è una città difficile da comprendere in due giorni, trafficata e frenetica, ma questo non significa che non abbia nulla da offrire. Anzi.
La domanda è semplice, la risposta anche di più. Entrambi. E vi spiego perchè.
A circa un quarto d’ora di auto da Page, in Arizona, si trova l’Antelope Canyon uno dei canyon più suggestivi e fotografati di tutta l’America.
Si tratta di uno slot canyon di pietra arenaria parecchio stretto dalle forme sinuose lavorate nel tempo da vento e acqua.
La cosa che più colpisce di questo canyon sono i colori: le tonalità cromatiche del rosso sono rese ancora più intense dalla luce che entra solamente dall’alto.
In California, nella Contea di Mono, è possibile visitare Bodie, un’autentica città fantasma. O meglio quel che ne rimane.
Infatti ciò che si vede oggi è solamente una piccolissima percentuale degli edifici che componevano la cittadina western nel periodo di massimo splendore, compreso tra il 1877 e il 1881.
Tra agenti atmosferici, incendi e altri episodi di diversa natura, la porzione di città che è possibile ammirare ancora oggi viene preservata grazie ad una condizione di “arrested decay“, ovvero eseguendo manutenzione ordinaria come ad esempio la riparazione dei tetti o delle finestre ma senza un intervento vero e proprio di restaurazione.
Ma facciamo un passo indietro.
” In realtà, si tratta semplicemente del luogo in cui tutti vorrebbero essere: cielo, mare e scogliere [..]”
J. Kerouac
In America, esattamente in California, c’è un tratto di costa che è considerato uno dei più belli del mondo.
Questo tratto, di scogliere selvagge a strapiombo sull’Oceano Pacifico, prende il nome di Big Sur, uno dei luoghi culto della beat generation fonte di ispirazione dei romanzi di Jack Kerouac. Big Sur non ha confini delineati, si estende per oltre 150 km tra Carmel by the Sea e Hearst Castle e si può apprezzare grazie alla leggendaria e tortuosa Highway One, la scenic byway più famosa d’America.
Coyote Buttes, è una delle aree più suggestive della Paria Canyon – Vermillion Cliffs Wilderness, si trova a cavallo tra lo Utah e l’Arizona dove all’interno, nella zona a nord, si nasconde un luogo di rara bellezza, unico al mondo: The Wave.
Se state per tirare fuori dal cassetto il sogno americano ecco il post che fa per voi. Qui trovate tutte le info pratiche e le risposte alle mille domande che, inevitabilmente, si pone chi affronta questo viaggio per la prima volta.
Le nostre quattro settimane a disposizione sono state così suddivise: le prime tre dedicate all’on the road in west USA e una di completo relax sull’isola di Exuma, Bahamas.
Mi trova pienamente d’accordo la frase “il viaggio più bello è quello che dobbiamo ancora fare” ma questa volta, dopo questo viaggio, sarà un po’ più difficile immaginarne un altro che possa stravolgermi così.