Budapest è una città magica dove convivono due cuori pulsanti separati dalle acque del Danubio: ad est la moderna Pest, ad ovest la più antica Buda, di origine romana.
A differenza di altre città europee, su Budapest ho sentito sempre e solo pareri concordi da chi l’ha visitata. E ora che ci sono stata posso confermare: Budapest è bella. Bellissima.
E’ vero la bellezza è soggettiva, ma in questa città vi troverete davanti a talmente tanti scorci perfetti che è innegabile.
Definita da molti la Parigi dell’Est, conquista con la sua eleganza, ma senza essere sfarzosa, senza ostentare. Con la semplicità e la riservatezza che la contraddistingue sa aprirsi al viaggiatore che vuole scoprirla, mostrandosi in tutto il suo fascino.
In California, nella Contea di Mono, è possibile visitare Bodie, un’autentica città fantasma. O meglio quel che ne rimane.
Infatti ciò che si vede oggi è solamente una piccolissima percentuale degli edifici che componevano la cittadina western nel periodo di massimo splendore, compreso tra il 1877 e il 1881.
Tra agenti atmosferici, incendi e altri episodi di diversa natura, la porzione di città che è possibile ammirare ancora oggi viene preservata grazie ad una condizione di “arrested decay“, ovvero eseguendo manutenzione ordinaria come ad esempio la riparazione dei tetti o delle finestre ma senza un intervento vero e proprio di restaurazione.
Ma facciamo un passo indietro.
Che vogliate arrivare a Capo Nord per vedere il sole di mezzanotte o spingervi nelle terre della lapponia per ammirare l’aurora boreale, sarete obbligati a far scalo a Oslo. Allora perché non approfittarne?
Situata tra l’Oslofjord e colline ricolme di verde, la capitale della Norvegia vi conquisterà per l’eleganza dal carattere nordico.
Saranno stati i tanti anni passati guardando telefilm e video musicali americani ambientati proprio qui che, senza ombra di dubbio, Miami si aggiudica il gradino più alto come città più sognata della soleggiata Florida.
Palme altissime, clima perennemente estivo, movida notturna, locali fronte mare, happy hour sulla spiaggia, turisti dall’abbigliamento alquanto discutibile.
Miami è tutto questo e molto di più. Miami o la ami o la odi.
Per scoprire luoghi meravigliosi non sempre è necessario prendere un volo e andare lontano da casa.
Qualche giorno fa abbiamo partecipato ad un’escursione nelle Foreste Casentinesi organizzata da In Quiete Ecooperativa, una cooperativa formata da un gruppo di ragazzi, ognuno con un percorso di formazione diverso ma tutti con un unico grande amore in comune: quello per la natura e il suo rispetto.
” In realtà, si tratta semplicemente del luogo in cui tutti vorrebbero essere: cielo, mare e scogliere [..]”
J. Kerouac
In America, esattamente in California, c’è un tratto di costa che è considerato uno dei più belli del mondo.
Questo tratto, di scogliere selvagge a strapiombo sull’Oceano Pacifico, prende il nome di Big Sur, uno dei luoghi culto della beat generation fonte di ispirazione dei romanzi di Jack Kerouac. Big Sur non ha confini delineati, si estende per oltre 150 km tra Carmel by the Sea e Hearst Castle e si può apprezzare grazie alla leggendaria e tortuosa Highway One, la scenic byway più famosa d’America.
Ho pensato di creare un articolo a parte per Bali, perchè in effetti è come se fosse stato un viaggio nel viaggio.
Bali è unica, non si può paragonare a nessun altro luogo al mondo.
Questo incredibile viaggio occupa un posto speciale nel mio cuore, ci sono affezionata tantissimo.
In Indonesia posso dire di essermi definitivamente e perdutamente innamorata dell’Asia. Ha confermato le emozioni provate l’anno precedente in Malesia, ampliandole all’ennesima potenza.
Ammetto che decidere un’itinerario per visitare l’Indonesia per la prima volta non è subito semplice.
L’Indonesia conta un numero come 18.000 isole. Sì, avete letto bene. Diciottomila. Non per niente è l’arcipelago più grande del mondo.
Il nostro itinerario di quattro settimane è stato così suddiviso: una settimana sull’isola di Giava, nove giorni a Bali, cinque giorni nelle isole a largo di Labuan Bajo a Flores e poi una settimana a Gili Trawangan a largo della costa ovest di Lombok.
La Malesia è stato il nostro primo viaggio in terra asiatica, e si sa, il primo amore non si scorda mai.
Il nostro itinerario di tre settimane è stato così suddiviso: una settimana sulla penisola, una settimana a Sabah nel Borneo e una di relax alle isole Perhentian.
Acque limpide e cristalline, spiagge bianche come borotalco e barriera corallina rendono le isole della Malesia veri e propri paradisi incontaminati ancora non stravolti dal turismo di massa. Se sì decide di dedicare una parte del viaggio al relax troverete solo l’imbarazzo della scelta: dall’arcipelago di Langkawi a Pangkor, nella costa occidentale, a Sipadan , Redang e le Perhenthian in quella orientale.
Quindi quale isola scegliere?
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