Uno dei paesi più poveri dell’America Latina, con la capitale più alta del mondo e nessuno sbocco sul mare, la Bolivia è il paese che meglio conserva la cultura tradizionale. La popolazione ne osserva i valori e e le credenze, completamente devota a Pachamama – la Madre Terra, dea della terra, dell’agricoltura e della fertilità.
Io in Bolivia ho trovato la mia dimensione di viaggiatrice. E’ un paese ricco ed emozionante, me lo sono sentito cucito addosso. E’ difficile da spiegare, ma ci voglio provare.
Con le sue culture indigene, i suoi paesaggi andini mozzafiato e i resti di misteriose antiche civiltà è impossibile restare indifferenti al fascino della Bolivia, credo fortemente che sia la destinazione perfetta per viaggiatori avventurosi ed indipendenti. Occorre lasciare a casa la propria comfort zone e farsi abbracciare incondizionatamente da questa terra che può chiedere tanto ma che sa restituire almeno il doppio.
Come organizzare un viaggio in Bolivia: visti
Fino a 3 mesi di permanenza, non è necessario alcun visto. Generalmente, le Autorità di frontiera, in mancanza di indicazioni diverse da parte del turista, appongono un timbro per un soggiorno della durata di 30 giorni. Se si intende prolungare il viaggio nel Paese oltre i 30 giorni (ma non oltre i 90 giorni) occorre dichiararlo prima che venga effettuato il timbro sul passaporto.
Come sempre il passaporto deve avere validità residua di almeno 6 mesi al momento dell’ingresso.
Come organizzare un viaggio in Bolivia: vaccinazioni e salute
A seguito di molteplici casi di febbre gialla le locali autorità competenti hanno intensificato i controlli sul certificato di vaccinazione internazionale (libretto giallo rilasciato dall’ASL), pertanto è fortemente raccomanda la vaccinazione. E’ obbligatoria per tutti i viaggiatori provenienti da Paesi a rischio di trasmissione della malattia o che abbiano transitato in un Paese dove la malattia è endemica, nonché per i viaggiatori che si rechino in località dei seguenti dipartimenti dove la malattia è endemica: Chuquisaca, La Paz, Cochabamba, Tarija, Santa Cruz, Beni e Pando.
Ad oggi il vaccino per la febbre gialla ha una copertura a vita (fino a qualche tempo fa era richiesto il richiamo ogni 10 anni). Il vaccino viene effettuato con un’unica puntura, noi non abbiamo avuto controindicazioni di alcun tipo.
Ho già parlato del tanto temuto soroche, ovvero il mal di montagna, nell’articolo sul Perù. Se si decide di arrivare dall’Italia direttamente in Bolivia, prevedete di atterrare all’aeroporto internazionale di Santa Cruz, a 426 mt sul livello del mare. C’è un secondo aeroporto interazione ed è quello di La Paz, ma è senz’altro più impegnativo arrivare qui in quanto implica adattarsi all’altitudine in quanto la città è situata a ben 3640 mt sul livello del mare. Proprio per questo motivo e per i voli decisamente più convenienti, Santa Cruz è un punto d’arrivo sempre più popolare tra i viaggiatori dell’Europa occidentale.
Per altri consigli in merito leggi qui nella sezione ‘vaccinazioni e salute’.
Come organizzare un viaggio in Bolivia: soldi
La moneta ufficiale è il Boliviano che vale circa 8 €. Anche qui come in Perù, non abbiamo avuto alcun tipo di problema a prelevare contanti direttamente dagli sportelli ATM, in città li troverete senza problemi. Non è stato possibile pagare con carta di credito praticamente in tutti gli alloggi dove abbiamo dormito, sempre e solo cash. Sicuramente negli alberghi di fascia questo problema può non presentarsi.
Come organizzare un viaggio in Bolivia: clima
La Bolivia, come tutti i Paesi che si trovano sotto la linea dell’Equatore, presenta le stagioni invertite rispetto al nostro emisfero settentrionale. Sicuramente la notevole estensione del paese, la conformazione e la differente altitudine determinano una notevole varietà di climi.
L’estate comincia a dicembre e i mesi di gennaio e febbraio sono i più caldi dell’anno ma anche i più piovosi. In generale la stagione delle piogge inizia a novembre e corre fino a marzo, con picchi nei mesi di dicembre e gennaio, questo periodo coincide con l’estate australe, mentre la stagione invernale, da giugno a settembre, (coincide anche con l’alta stagione) è caratterizzata da una quasi totale assenza di precipitazioni in tutto il paese.
Noi siamo stati in Bolivia in pieno inverno (agosto), trovando cieli tersi e limpidi, aria fresca e niente pioggia. A La Paz e a Sucre ,nelle ore centrali della giornata, si raggiungevano anche i 15 gradi. Da Potosì in giù, abbiamo trovato vento freddissimo. In particolare durante il tour nel Salar, dove di notte le temperature scendevano al di sotto dello zero.
Come organizzare un viaggio in Bolivia: abbigliamento
L’abbigliamento che abbiamo utilizzato in Bolivia è stato lo stesso indossato in Perù, ma se vi recate in agosto, dimenticate le maglie a mezze maniche. Come già detto nella sezione clima, il sole splenderà per la maggior parte del tempo, ma l’aria tagliente vi costringerà ad aggiungere qualche strato in più al vostro abbigliamento.
Calza maglia e calzini pesanti, maglia termica a contatto con la pelle e pile vi saranno molto utili. Aggiungete magari anche scalda collo, guanti, berretta di lana e giacca anti vento.
Come organizzare un viaggio in Bolivia: voli e dogana
Se per il Perù si possono trovare voli dall’Italia anche a € 600, per la Bolivia credo sia davvero impossibile scendere sotto i mille euro. Se, come noi, si arriva in Bolivia venendo dal Perù ci sono due modi per entrare nel Paese: via Copacabana (e lo Stretto di Tiquina) e via Desaguadero. Il primo accesso è senz’altro quello più utilizzato, nonché il più logico e semplice. Da Puno (Perù) abbiamo preso un autobus che in meno di 4 ore (circa € 10 a testa) ci ha portato a Copacabana. dopo circa 3 ore dalla partenza siamo arrivati a Kasani: qui i passeggeri vengono fatti scendere per poter eseguire tutte le pratiche all’ufficio immigrazione, ci si fa apporre il timbro di entrata/uscita (a seconda di dove siete diretti) sul passaporto. Si passa il confine a piedi, mentre l’autobus proseguirà per poi aspettarvi oltre la dogana. Le tempistiche sono imprevedibili, dipende da quante persone troverete in coda, ad ogni modo la fila scorre velocemente. Non lasciate lo zaino con gli affetti personali sul pullman, portatelo sempre on voi. Il bagaglio da stiva invece lo recuperate solo una volta arrivati a destinazione.
La Bolivia è un’ora avanti rispetto al Perù.
In Bolivia abbiamo preso due voli interni: La Paz – Sucre, in quanto con la compagnia Boliviana de Aviation il volo ci è costato € 40 a testa. Il pullman sicuramente sarebbe costato molto meno, ma visto la cifra decisamente abbordabile abbiamo preferito optare per un’ora di aereo piuttosto che 12 ore di pullman. Il secondo volo è quello che da Uyuni ci ha portato a La Paz al termine del tour nel Salar. Abbiamo volato con Amaszonas al costo di € 70 a testa. Anche qui ci siamo risparmiati una lunga notte in pullman. Da La Paz poi siamo volati a Lima con Latam, da dove abbiamo preso il volo di rientro per l’Italia. Questo è stato il volo più costoso di tutti (€ 300 a testa) ma via terra questa tratta è lunga e richiede diverse tappe intermedie che noi avevamo già fatto all’andata. Tutte e tre le compagnie si sono rivelate ottime. In particolare quelle low cost che non hanno nulla da invidiare a Latam: voli puntuali, personale preciso ed efficiente. Il bagaglio da stiva era sempre compreso nel costo del biglietto.
Come organizzare un viaggio in Bolivia: spostamenti interni
Purtroppo in Bolivia Uber non è presente, perciò per le tratte più lunghe in città ci siamo affidati ai taxi. In Sud America esiste un mezzo alternativo davvero efficiente e soprattutto cheap, in Bolivia ne abbiamo scoperto l’esistenza: i micro. Si tratta di minibus locali stipati di persone che per 1,5 bob (ovvero 20 centesimi di euro) ti portano da una parte all’altra della città. Non ci sono biglietti, si paga l’importo direttamente al conducente. Le fermate? Non esistono.
Si viaggia tutto il tempo con le porte aperte, così da salire e scendere al volo.
Per le seguenti tratte invece abbiamo utilizzato i pullman: Copacabana-La Paz (circa 4 ore, costo € 10 a testa), Sucre-Potosì (circa 3 ore, costo € 6 a testa). La tratta Potosì-Tupiza l’abbiamo fatta con un micro. E’ costato esattamente il doppio rispetto al pullman (€ 14 anziché € 7) ma impiega la metà del tempo (3 ore anziché 7). L’unico problema dei micro è che non hanno orari. Tu arrivi alla stazione centrale degli autobus e solamente quando è pieno (8 persone più il guidatore) parte. Noi siamo arrivati che c’eravamo solo noi e in circa mezz’ora l’abbiamo riempito.
A differenza del Perù, per i pullman della Bolivia non esistono siti dove trovare orari o acquistare biglietti in anticipo. Poco male, le compagnie sono davvero tantissime, noi ogni volta che arrivavamo a destinazione ci preoccupavamo di acquistare i biglietti per la tratta successiva direttamente alla stazione centrale oppure tramite l’ostello dove pernottavamo. Rispetto al Perù, i pullman boliviani sono decisamente più economici ma anche più semplici, niente schermo o pasto servito a bordo, ma fanno ampiamente il loro dovere.
Come organizzare un viaggio in Bolivia: alloggi
Nelle città si trovano sistemazioni di tutti le fasce, la Bolivia è uno dei fra i paesi sudamericani più economici, anche se prezzi e qualità delle sistemazioni sono tutt’altro che uniformi. Nell’Altiplano, il riscaldamento e l’acqua calda spesso determinano la differenza di prezzo, mentre nelle zone di pianura son determinanti l’aria condizionata e i ventilatori. Noi abbiamo puntato sempre a strutture economiche ma pulite, prediligendo la posizione centrale e comoda per visitare la città. Abbiamo prenotato tutto tramite booking.com e ci sentiamo di consigliare le strutture in particolare di Sucre e Potosì, quest’ultima aveva anche il riscaldamento funzionante tutta la notte. Per quanto riguarda il tour del Salar non si ha scelta e le strutture sono davvero molto basiche, ma ve ne parlerò dettagliatamente in un articolo dedicato.
Tutti gli alloggi prenotati li trovate nell’articolo con l’itinerario completo.
Come organizzare un viaggio in Bolivia: cibo
E invece in Bolivia come si mangia? Non molto diverso dal Perù, anzi i piatti tipici già citati sono gli stessi ma se possibile è ancora più economico. La cucina è semplice e sana, a base di carne, verdura e riso/quinoa. Qui abbiamo mangiato il panino con avocado fresco più buono della nostra vita per meno di 1 euro.
Come organizzare un viaggio in Bolivia: lingua
Come in Perù la lingua ufficiale è lo spagnolo latinoamericano, parlato però solo dal 60-70% della popolazione. La restante percentuale parla il quechua, la lingua dei conquistare inca, o l’aymarà , la lingua preincaica dell’Altiplano. In Bolivia non sono molte le persone che capiscono o parlano l’inglese, ma d’altra parte non sarà difficile apprendere almeno qualche rudimento di spagnolo.
Come organizzare un viaggio in Perù: escursioni
Qui, a differenza del Perù, le agenzie contattate anticipatamente per prenotare le escursioni non hanno voluto alcuna caparra, abbiamo pagato l’intera cifra direttamente in loco il giorno stesso o antecedente all’escursione stessa.
Escursioni prenotate da casa:
– Caretera de la muerte
– Tour Salar de Uyuni
Escursioni effettuate direttamente in loco:
– Lago Titicaca (Isla del Sol)
Come organizzare un viaggio in Bolivia: sicurezza
Anche qui, come già detto per il Perù, vale sempre la regola del buon senso. Non fate nulla di insensato, come giare da soli la sera magari con lo smartphone in mano o lasciare lo zaino con oggetti di valore incustodito in luoghi pubblici e non avrete problemi di alcun tipo. A La Paz troverete manifestazioni continue, la protesta sociale infatti può contare in Bolivia su una solida tradizione. Si tratta in genere di eventi pacifici che si limitano a cortei contenuti con la polizia presente che monitora l’andamento della manifestazione.
Ciao Cristina,
articolo super utile: anche a me piacerebbe unire Perù e Bolivia in un unico viaggio e i tuoi consigli saranno fondamentali per organizzarlo!
Grazie mille Giulia, mi fa molto piacere che l’hai trovato utile! Certo, se ti servono altri consigli o dritte non esitare a scrivermi 🙂
Post interessante e pieno di spunti utilissimi su come cominciare a realizzare un sogno di viaggio nel cassetto! 🙂
Bellissimo articolo!! che bei posti, da visitare almeno una volta nella vita!
Grazie mille Rosa!Ho realizzato un sogno! 🙂
ciao Cristina, grazie mille per l’articolo … interessantissimo! Vorrei cortesemente chiederti una info: per quanto riguarda le formalita’ doganali per l’ingresso in Bolivia, e’ obbligatorio presentare il certificato di avvenuta vaccinazione per la febbre gialla? Ci sono opinioni discordanti on line.. Grazie mille. Alessandra
Ciao Alessandra, grazie a te per essere passata! Allora considera che da marzo 2017 il vaccino per la febbre gialla è obbligatorio per entrare in Bolivia. Noi lo abbiamo fatto un paio di mesi prima di partire, tra l’altro ora copre a vita perciò nel dubbio l’abbiamo fatto. Di fatto una volta fisicamente in dogana, se pur avessimo con noi il libretto giallo, nessuno ci ha chiesto nulla in merito. Non so dirti se era perché fosse entrata in vigore da pochi mesi e quindi i controlli erano ancora sporadici o addirittura nulli. Questo è quello che viene riportato sul sito Viaggiare Sicuri: “Vaccinazioni obbligatorie: A seguito del verificarsi di casi di febbre gialla, le locali autorità competenti hanno intensificato i controlli sul certificato di vaccinazione internazionale (libretto giallo).
La vaccinazione contro la febbre gialla è pertanto fortemente raccomanda a tutti i viaggiatori che si recano in Bolivia.
E’ obbligatoria per tutti i viaggiatori provenienti da Paesi a rischio di trasmissione della malattia o che abbiano transitato in un Paese dove la malattia è endemica, nonché per i viaggiatori che si rechino in località dei seguenti dipartimenti dove la malattia è endemica: Chuquisaca, La Paz, Cochabamba, Tarija, Santa Cruz, Beni e Pando.”
Ciao, andremo in Bolivia a maggio per 2 mesi. Vorrei un consiglio…al di la dei controlli sul vaccino febbre gialla – che di fatto sembra che non ci siano- secondo voi la vaccinazione è davvero utile se non si visita la zona amazzonica? Le zanzare ci sono anche nella stagione secca?
Dato che sappiamo essere un vaccino pesante e viaggiamo con nostra figlia, vorremmo evitare di farlo inutilmente se non.davvero necessario. Grazie!!!
Ciao! Questa è una domanda alla quale faccio fatica a rispondere, quello che posso dirti è che di zanzare non ne abbiamo visto ne ci hanno punto. Il vaccino per la febbre gialla a differenza di qualche tempo fa, ora ha una copertura a vita ed è un richiamo solamente. A noi non ha dato alcun tipo di sintomo, non posso dire se è davvero necessario o no, ma sono sicura che se ti rivolgi al USl della tua città sapranno consigliarti al meglio.
Ciao
No in realtà all asl sanno ben poco, molto piu utile il.parere di persone che sono state sul.posto…tu quando deliberata e parli di cochabamba quando dici che non c erano zanzare o della Bolivia in generale? E per entrare nel paese vi è stato chiesto il certificato di vaccino? Grazie!!!
Noi ci siamo stati ad agosto 2017 e il vaccino in teoria era obbligatorio per entrare in Bolivia da marzo 2017. Nessuno ci ha chiesto nulla e so di persone che ci sono andate recentemente alle quali non lo hanno chiesto. Sì n effetti quando andai all’ASL non sapevano nemmeno fosse diventato obbligatorio, glielo dissi io. Noi ci siamo stati in pieno inverno con la stagione secca, solitamente io sono un buon bersaglio per le zanzare, ma in quel viaggio non ne abbiamo proprio viste (dal lago Titicaca fino a Tupiza per intenderci).
Mi puoi dire a grandi linee in che zone sei stata?
Grazie!!!
Qui trovi l’articolo con l’itinerario dettagliato: http://andiamoaperderci.it/2017/09/15/nostro-itinerario-quattro-settimane-peru-bolivia/
Ciao.
Complimenti per il blog, mi ha aiutato/sta aiutando moltissimo per l’organizzazione del viaggio in Perù e bolivia la prossima estate.
Cosa consigli per l’acqua in Bolivia? Voglio dire, in Perù è importante stare attenti, bere acqua minerale, non mangiare verdura non cotta, evitareil ghiaccio ecc. Lo stesso vale in Bolivia? Te lo chiedo perché sto prenotando il tour del salar de uyuni (3 notti da uyuni con Jukil de los andes) ma lui non fornisce l’acqua in bottiglia.
Grazie mille,
Stella
Ciao Stella! Benvenuta sul mio blog, mi fa molto piacere che gli articoli ti siano utili per l’organizzazione del tuo viaggio 🙂 Diciamo che il discorso del bere sempre e solo acqua in bottiglia è una regola valida un pò in tutto il mondo, detto questo in Bolivia per il tour del Salar a noi fornivano le bottigliette ma è capitato ad esempio durante il Salkantay in Perù di bere acqua non in bottiglia, l’importante è che sia stata portata a bollore. Per il tour nel Salar, prima di partire potresti acquistare una piccola scorta di bottiglie (3 da un litro e mezzo?) e caricarle sulla jeep, magari fallo presente prima ma non credo ci siano problemi.
Grazie mille, gentilissima! Stella
Figurati! 🙂
Ciao Cristina,
volevo innanzitutto farti mille complimenti per il tuo diario di viaggio su Perù e Bolivia, stiamo completando le ultime prenotazioni per il nostro viaggio in queste due nazioni (saremmo dovuti partire nel 2020 ma, come puoi immaginare, abbiamo dovuto rimandare) e siamo molto in difficoltà con lo spostamento Puno – La Paz. So che hai scritto che diversamente dal Perù non si possono prenotare i pullman ma ricordi qualche nome di compagnie con cui hai viaggiato e ti sei trovata bene? Secondo te è fattibile trovare un micro o un diverso passaggio (qualche agenzia che fornisce anche questo collegamento) per velocizzare la tratta che altrimenti sarebbe 5/6 ore (da specchietto guida Lonely)? Qualsiasi consiglio è ben accetto 🙂 grazie mille per il tempo che vorrai dedicarmi
Cara Valentina, purtroppo mi ero persa completamente il tuo commento. Sono mortificata davvero! Immagino che tu abbia già fatto il viaggio in Sud America, se così fosse mi farebbe piacere sapere come è andata e alla fine con quale mezzo hai fatto la tappa Puno-La Paz. Ti rispondo comunque alla tua domanda che magari potrà essere utile ad altri: no, purtroppo non ricordo il nome delle compagnie, semplicemente ci recavamo alla stazione di partenza e prendevamo il primo pullman utile.
Ciao Cristina, nessun problema! Alla fine abbiamo optato per acquistare il viaggio con Bolivia Hop: ci hanno prelevato da un punto concordato via mail (hanno fatto un po’ di ritardo, non riuscivamo a contattare nessuno telefonicamente e ci stavamo preoccupando ma fortunatamente sono arrivati), ci hanno seguito in tutte le pratiche per oltrepassare il confine e ci hanno lasciato la possibilità di visitare la Isla del Sol a Copacabana per poi riprendere il viaggio ed arrivare sera tardi a La Paz. Purtroppo c’erano un sacco di manifestanti che bloccavano le strade per la capitale quindi abbiamo fatto un po’ di ritardo, loro comunque hanno trovato soluzioni alternative per farci arrivare a destinazione quindi tutto sommato ci siamo trovati abbastanza bene. Viaggio indimenticabile comunque, abbiamo realizzato un nostro sogno 🙂